Ordine d’arrivo:
1° Juan Alba (Colombia) 2h57’21”
2° Einer Rubio Reyes (Aran Vejus) a 33″
3° Kevin Colleoni (Biesse Carrera)
4° Andres Ardila (Colombia) a 38″
5° Filippo Conca (Biesse Carrera) a 1’56”
6° Thymen Arensman (Seg) a 1’58”
7° Filippo Zana (Sangemini Trevigiani) a 2’42”
8° Josè Felix Parra (Lizarte)
9° Sean Quinn (Hagens Berman Axeon)
10° Alessandro Covi (Colpack) a 2’44”
Classifica generale:
1° Andres Ardila (Colombia)
2° Alessandro Covi (Colpack) a 4’13”
3° Einer Rubio Reyes (Aran Vejus) a 4’41”
4° Juan Alba (Colombia) a 4’52”
5° Filippo Conca (Biesse Carrera) a 5’02”
6° Sean Quinn (Hagens Berman) a 7’30”
7° Simon Guglielmi (Groupama FDJ) a 7’55”
8° Viktor Verschaeve (Lotto Soudal) a 9’56”
9° Cristian Scaroni (Groupama FDJ) a 10’13”
10° Alessandro Monaco (Casillo Maserati) a 10’16”
Set, match, tappa, giro e ritorno per la nazionale Colombia. Non c’è spazio per nessun altro in questo Giro d’Italia Under 23 che, ad eccezione della tappa di domani, guarda sempre all’insù. E in salita i sudamericani hanno dimostrato di non temere alcun avversario.
Troppo bravi, troppo forti, imprendibili ed incontenibili. Il doppio Mortirolo non ha fatto altro che sancire per il terzo giorno la superiorità dei colombiani e, purtroppo, l’inconsistenza della resistenza italiana.
Applausi per Kevin Colleoni (Biesse Carrera) che ha preso il largo insieme a Thymen Arensman (Seg) nel corso della prima ascesa al Mortirolo e ha resistito al “passaggio” dei colombiani nel corso della seconda scalata alla salita più temuta di tutte. Il ragazzo diretto da Milesi è stato premiato con la medaglia di bronzo sul traguardo di Aprica, unico “non colombiano” tra i primi quattro arrivati.
Strappa incitamenti anche Filippo Conca, sempre della formazione di Gavardo, che giunge quinto. Si salvano Filippo Zana e Alessandro Covi, che resta secondo in classifica, primo tra i terresti, ad oltre quattro minuti di ritardo dal leader.
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