Vincere è sempre un’emozione unica ma se a farlo è un ragazzo che attendeva da quasi tre anni quel momento, ecco che il successo diventa indimenticabile.
Matteo Zurlo domenica sul traguardo di Cesiomaggiore ha conquistato il Giro del Piave ma la sua vittoria va ben oltre l’impresa firmata negli ultimi cinque chilometri di gara.
Dopo due anni passati a lottare contro i problemi di cuore, con due operazioni, e dopo essere stato costretto per diversi mesi solo a guardare da bordo strada i suoi compagni di squadra, finalmente, è arrivato anche per lui il momento di gioire.
Chissà quante volte avrà sognato una vittoria così, mentre preparava i rifornimenti per i propri compagni o quando li attendeva dopo il traguardo insieme agli altri massaggiatori. Matteo ha avuto il carattere per non mollare, non si è mai dato per vinto, è tornato in sella, e domenica, sulle strade bellunesi, è andato a prendersi un successo straordinario.
Potrà vincere altre corse, potrà calcare i palcoscenici più prestigiosi del ciclismo mondiale, ma questa vittoria, resterà per sempre nel suo cuore e in quello di tutti gli appassionati così come l’urlo di liberazione che l’ha accompagnata.
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