Il segno più di questa settimana va agli appassionati di ciclismo che, nonostante tutto, continuano a seguire con passione questo bistrattato sport.
Segno meno, invece, a tutti quelli che si credono campioni per aver dominato una pedalata cicloturistica e a tutti coloro che con il loro supporto gli consentono di credersi tali. Dal Tommasone Elettrico a tutta pagina sulla Gazzetta dello Sport sino agli ex professionisti beccati a doparsi per vincere una Gran Fondo come Enrico Zen.
Immagini della decadenza collettiva di un movimento costretto a rinvenire eroi laddove, invece, ci dovrebbero essere solo semplici pedalatori della domenica.
Ricordiamoci sempre che i campioni, a luglio, sono solo al Tour de France, tutti gli altri possono essere giovani speranze o, al massimo, vecchie glorie del passato. Il resto sono solo chiacchiere e come tali dovrebbero essere considerati.
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