Le radioline tornano ad accendere il dibattito. Alla Vuelta a Zamora, gara a tappe nazionale per Elitè e Under 23 svolta in Spagna dal 9 al 13 luglio, si sono rivisti i collegamenti radio in gruppo nonostante non si trattasse di una prova World Tour.
In barba a tutti i regolamenti UCI, infatti, gli iberici hanno deciso di ammettere l’utilizzo in gruppo delle famose radioline. Una decisione che ha accelerato il confronto mai sopito tra l’UCI, i tecnici e le federazioni nazionali: a seguito di questa scelta degli spagnoli, infatti, l’UCI non ha potuto opporre alcuna obiezione. La gara, infatti, era di rango “nazionale” e quindi svolta sotto l’egida della Federazione Spagnola.
Un caso destinato a fare scuola che apre le porte anche alle altre federazioni nazionali che da oggi saranno libere di decidere cosa fare delle radioline nelle proprie corse regionali o nazionali che siano.
Dunque le porte si stanno aprendo al ritorno delle radioline anche nel gruppo dei dilettanti ma prima di tornare ad utilizzarle in Italia sarà necessaria una direttiva da parte dei vertici della FCI. Una decisione auspicata da molti in gruppo soprattutto per poter fornire uno strumento in più per la sicurezza degli atleti in gara che, solo attraverso le radioline, potrebbero essere aggiornati in tempo reale sugli eventuali ostacoli o pericoli disseminati lungo il percorso o, ancora, sulle neutralizzazioni che sempre più spesso si rendono necessarie, per tanti motivi, in corsa.
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