Ordine d’arrivo:
1° Phil Bauhaus (Bahrain Merida) 1h43’36”
2° Alvaro Josè Hodeg (Deceuninck Quick Step)
3° Sep Vanmarcke (EF Education First)
4° Davide Martinelli (Deceuninck Quick Step)
5° Sacha Modolo (EF Education First)
6° Boy Van Poppel (Roompot Charles)
7° Frolich Mikkel Honorè (Deceuninck Quick Step)
8° Roberto Ferrari (UAE Team Emirates)
9° Rui Felipe Alves Oliveira (UAE Team Emirates)
10° Florian Senechal (Deceuninck Quick Step)
Festival delle ruote veloci doveva essere ed è stato. Il primo atto della Adriatica Ionica Race, svoltosi a Mestre nella serata di Mercoledì 24 Luglio su un circuito di 2,7 Km da ripetere 30 volte, ha sorriso ad una delle otto formazioni World Tour al via, la Bahrain-Merida.
Il tedesco Phil Bauhaus è stato il più veloce sul traguardo, al termine di uno sprint di pura potenza. Il 25enne di Bocholt ha centrato la prima affermazione stagionale, conquistando la maglia azzurra di leader della Classifica Generale. Alle sue spalle uno dei favoriti della vigilia, il colombiano Alvaro Hodeg (Deceuninck-Quick Step) e il belga Sep Vanmarcke (EF-Education First), quest’ultimo già in prima linea alla vigilia della tappa degli sterrati, quella che si addice maggiormente alle sue caratteristiche.
Ai piedi del podio i primi italiani, Davide Martinelli, quarto, prezioso ultimo uomo di Hodeg nell’ultimo giro, e Sacha Modolo (EF-Education First), quinto. “La squadra è stata perfetta – ha spiegato un raggiante Bauhaus. – Abbiamo occupato le prime posizioni del gruppo con perfetto tempismo e poi ho battezzato la ruota di Hodeg. Sono riuscito a passarlo proprio negli ultimi metri. E’ stata una bella vittoria, la mia prima in maglia Bahrain Merida, al termine di una corsa molto tirata”.
“Sin dalla partenza, ci siamo promessi di fare corsa dura e siamo riusciti nel nostro intento. Purtroppo mi è mancata brillantezza nel finale – ha ammesso Hodeg –. Domani proverò a tenere duro, altrimenti l’obiettivo diventa il gran finale di Trieste”.