Ordine d’arrivo Campionato Europeo Derny maschile:
1° Achim Burkart (Germania) – Christian Ertel
2° Yoeri Havik (Olanda) – Renè Kos
a 2 giri:
3° Marcel Franz (Germania) – Peter Bauerlein
a 4 giri:
4° Nicolas Pietrula (Rep. Ceca) – Jos Pronk
5° Maikel Zijlaard (Olanda) – Ron Zijlaard
a 5 giri:
6° Davide Cimolai (Italia) – Cordiano Dagnoni
DNF Riccardo Minali (Italia) – Christian Dagnoni
DNF Leonardo Fedrigo (Italia) – Luca Celante
Classifica generale dopo la 3 giornata di gare:
1° Davide Plebani (ITA) – Stefano Moro (ITA) 100 p.
2° Michele Scartezzini (ITA) – Francesco Lamon (ITA) 74
a 1 giro:
3° Alessio Brugna (ITA) – Sergei Rostovtsev (RUS) 72
4° Kasushige Kuboki (JPN) – Shunkuke Imamura (JPN) 61
5° Maksim Piskunov (RUS) – Artur Ershov (RUS) 49
Il tedesco Achim Burkart vince il campionato europeo derny in coppia con il pacer Christian Ertel al velodromo Bottecchia di Pordenone nel corso della Tre Sere Internazionale che si sta svolgendo in questi giorni nel capoluogo friulano.
La finale, che ha visto qualificarsi otto corridori in coppia con i propri piloti, è stata una finale ad altissimo livello, disputata a velocità di ben oltre la media prevista, con una media oraria che supera abbondantemente i sessanta orari, addirittura sessantasette di media. Quasi un record. Un vincitore, Burkart, atteso già dalle prime battute, come ha sentenziato anche il commissario tecnico della nazionale su pista maschile open, Marco Villa: “Un campionato europeo di altissimo livello – specifica Villa -. Noi al via ci siamo presentati con due atleti azzurri, Davide Cimolai e Riccardo Minali. Davide non aveva fatto una preparazione specifica così come Riccardo. Speravamo in una partenza un po’ più leggera, visti i cento giri da percorrere, ma gli specialisti, i tedeschi e gli olandesi, hanno accelerato da subito. Abbiamo cercato di dare il massimo. Gli avversari hanno corso in maniera sfrontata e ci siamo dovuti accontentare del sesto posto di Cimolai. Credo che Davide Cimolai sia tra gli azzurrabili del campionato europeo su strada e la prova derny gli è servita sicuramente come preparazione. Irraggiungibili anche gli altri due avversari – continua Villa -. Conosco bene l’olandese Havin, seigiornista di lusso, cliente scomodo nelle riunioni internazionali in pista e l’altro tedesco, Franz che arriva da una scuola specifica nel mezzofondo. In Germania hanno addirittura un tecnico nazionale di riferimento per la specialità del derny”. Da segnalare l’ottavo posto di Leonardo Fedrigo, e che correva come “individuale”. Una finale, dopo due prove di qualificazione tiratissime, che ha lasciato sorpresi tutti, appunto per la velocità con la quale si è disputata la corsa. Soddisfazione per la nazionale azzurra che ieri sera ha conquistato il primo storico titolo europeo derny su pista per le donne. Un augurio che si possa continuare anche con questa specialità femminile.
Domani gran finale con lo stayer che torna a girare in pista. Una specialità che negli anni all’Italia ha regalato tantissime soddisfazioni, tanti mondiali con Bruno Vicino e Giovanni Renosto.