Il segno più lo meritano gli sponsor italiani. Tutti quegli appassionati che ogni anno continuano ad aprire la cassa per permettere a tanti ragazzi di avere una squadra e di poter gareggiare con regolarità domenica dopo domenica. Tra indagini fiscali, responsabilità di ogni tipo e ingratitudine da parte di istituzioni e di qualche personaggio, meritano, per una volta gli applausi a scena aperta. Dagli sponsor storici che da oltre 30 anni sostengono il ciclismo a quelli occasionali che mettono a disposizione con entusiasmo ciò che possono. La nota positiva di questa settimana sono proprio loro: che tirando fuori soldi di tasca propria svolgono un fondamentale ruolo sociale.
Alla Federazione, al Coni e al Governo, l’appello perchè questi imprenditori siano premiati e non puniti. Possano godere di una vera fiscalità agevolata e non additati con pregiudizio come degli evasori da uno stato che, invece, per incentivare e sostenere lo sport fa ancora troppo poco.
Bisogna ricordarsi, infatti, che senza questi sponsor lo sport, non solo il ciclismo, in Italia non esisterebbe.
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