Siamo alla vigilia della Firenze-Viareggio, la classica ferragostana del calendario toscano. Vale a dire ad un anno esatto dal terribile incidente che ha visto protagonista lo sfortunato Michael Antonelli le cui condizioni di salute, nonostante l’affetto dei suoi cari e le cure mediche, restano ancora difficili.
Domani la carovana degli atleti al via della Firenze-Viareggio tornerà a sfidarsi sulle strade che attraversano le province di Firenze, Pistoia e Lucca anche se, a 24 ore dal via ufficiale, è allarme sulla sicurezza degli atleti in gara.
La strada che più desta preoccupazione verrà affrontata dopo una ottantina di chilometri e si trova nel comune di Marliana, in località Margine di Momigno, a pochi chilometri da dove ha avuto inizio la tragedia di Michael Antonelli. Come documentano le foto del nostro sopralluogo le condizioni della sede stradale sono al limite della percorribilità, non solo per la normale circolazione quotidiana, ma soprattutto per degli atleti lanciati in una gara ciclistica.
Gli organizzatori hanno già provveduto ad installare i cartelli di preavviso di “strada dissestata” e, con ogni probabilità, domani il tratto più pericoloso sarà adeguatamente segnalato in riunione tecnica prima e dal personale addetto alla sicurezza presente sul luogo.
Resta, però, la preoccupazione di tanti atleti, genitori ed appassionati nel tornare proprio su quelle strade, ad un anno di distanza, senza che nulla sia cambiato. Una tragedia come quella che ha coinvolto Michael Antonelli, insieme alle tante altre che purtroppo si sommano ogni giorno, dovrebbero indurre le amministrazioni, gli enti proprietari delle strade e gli organizzatori a prestare grande attenzione alla salute di chi è chiamato ad essere protagonista su strada. E, invece, almeno in questa occasione, almeno per quanto riguarda questo tratto di strada, poco o nulla si è fatto per migliorare la situazione. Perchè nessuno della struttura tecnica nazionale o regionale, prima di approvare il tracciato di gara 2019, almeno per questa singola gara, alla luce di quanto accaduto lo scorso anno, non ha fatto alcun sopralluogo di verifica?
E allora lo chiediamo a voi, lettori, appassionati, atleti, team manager, organizzatori e semplici tifosi: è giusto andare avanti così? E’ giusto seguire la legge dello “show must go on” nonostante tutto e tutti?