Il Friuli Venezia Giulia delle due ruote si è ritrovato a Grado (Go) e lo specchio d’acqua su cui si affaccia l’isola del sole ha restituito l’immagine di un movimento vivace e ricco di talenti. La platea del Palazzo Regionale dei Congressi che ha riaperto i battenti per l’occasione ha radunato circa 500 persone tra autorità, media, appassionati e atleti per una mattinata di grande festa, illuminata dai successi ottenuti dagli atleti e dai team friulani nel corso del 2019.
“Dal fango alla pista, per tutta la stagione, mi avete regalato delle grandissime emozioni: sono orgoglioso di essere il vostro presidente” ha esordito il numero uno del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia della FCI, Stefano Bandolin. “Quello friulano è un movimento che non sta a ruota ma che va sempre all’attacco ed è questo l’aspetto che mi piace di più. Dopo i recenti fatti che hanno coinvolto il nostro Alessandro De Marchi, Letizia Paternoster e, purtroppo, tanti altri atleti in tutta Italia voglio cogliere questa occasione per rilanciare l’appello a tutti gli autisti a prestare attenzione agli utenti deboli della strada, tra cui ci sono anche i ciclisti. So che ci sono disegni di legge depositati per l’inserimento dell’obbligo di rispetto della distanza di un metro e mezzo al momento del sorpasso di un ciclista da parte di una automobile: invito tutte le autorità a dare l’ultimo colpo di reni per l’approvazione, per far si che i nostri ragazzi non siano più costretti a rischiare la vita ogni volta che vanno su strada”.
Un appello, quello al maggior rispetto dei ciclisti su strada, ribadito e sottolineato a vario titolo da tutte le autorità intervenute a partire dal primo cittadino di Grado, Dario Raugna e dal vice-sindaco, con delega allo sport, Matteo Polo. “Siamo felici di ospitare quest’oggi in questa sede la festa del ciclismo regionale. Siamo anche noi dei ciclisti a livello amatoriale e ogni volta che saliamo in bici constatiamo i tanti pericoli della strada. Per questo abbiamo già dato la nostra disponibilità ad installare in tutto il nostro comune i cartelli per il rispetto della distanza di un metro e mezzo”.
Un tifo da stadio ha accolto la presenza sul palco dei professionisti Alessandro De Marchi e Matteo Fabbro a cui si è aggiunto il neo-professionista Nicola Venchiarutti anche se gli applausi non sono mancati per i premiati di giornata di tutte le categorie e le discipline, dai giovanissimi sino agli amatori e agli organizzatori delle prove più prestigiose del calendario friulano.
Tra coloro che hanno ricevuto i riconoscimenti del Comitato Regionale della FCI anche i sindaci e gli amministratori dei comuni più legati al ciclismo a cui sono giunti anche i ringraziamenti del Presidente Regionale del Coni, Giorgio Brandolin: “Lo sport è un mezzo di promozione e di coesione sociale fondamentale per il nostro territorio. Per questo ringrazio i tanti amministratori che dimostrano la propria vicinanza e supportano lo sport regionale e, in particolare, il ciclismo”.
Un plauso, quello sottolineato dal presidente Brandolin, apprezzato dal Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin che ha aggiunto: “L’impegno di chi fa sport va premiato ed elogiato non solo a livello professionistico ma anche e soprattutto in campo dilettantistico. Perchè essere dirigenti sportivi significa che queste persone speciali dopo aver fatto il proprio dovere lavorativo ed aver atteso ai bisogni della propria famiglia, trovano il tempo e l’entusiasmo per organizzare corse e mettere in bicicletta tanti ragazzini. A voi che lo fate vanno i miei complimenti perchè insegnare a dei giovani atleti i valori dello sport significa far crescere dei cittadini migliori”.
Accolti calorosamente anche la Vice-Presidente Vicaria della FCI, Daniela Isetti e il consigliere nazionale della FCI, Bruno Battistella che hanno onorato la passerella del ciclismo friulano della propria prestigiosa presenza.
“Ho avuto la fortuna di venire in Friuli quest’anno per la presentazione di una delle organizzazioni più importanti del calendario italiano come il Giro del Friuli e per la presentazione delle divise per Guide Cicloturistiche. Due eventi che rendono l’idea dell’importanza di questa regione per il ciclismo italiano. Un ciclismo che non solo sa creare dei veri e propri eventi ma che è anche formazione di nuove figure sempre più professionali” ha ricordato Daniela Isetti che non ha tralasciato il tema della sicurezza. “Per garantire sempre più sicurezza ai nostri ragazzi su strada dobbiamo fare gruppo a livello istituzionale e muoverci tutti nella stessa direzione, senza polemiche o divisioni. Credo che l’obiettivo sia talmente importante da obbligarci tutti a collaborare per sensibilizzare gli utenti della strada su questo tema: come Federazione stiamo lavorando per la formazione degli atleti, anche delle categorie giovanili, che sono i futuri uomini e donne che un domani si troveranno al volante”.
“Il Friuli Venezia Giulia anche quest’anno si è distinto in campo internazionale grazie al lavoro dei propri tecnici, degli atleti e delle società. Voglio complimentarmi con tutti per l’ottimo lavoro svolto che ci consente di essere una delle regioni trainanti dell’intero movimento ciclistico italiano” ha aggiunto il consigliere nazionale Bruno Battistella.
Il ciclismo friulano pedala veloce verso il futuro e l’evento di Grado ne è solo la conferma più recente: il lavoro portato avanti dal presidente Stefano Bandolin, insieme ai vice Giancarlo Patriarca e Francesco Seriani e ai consiglieri Aldo Segale e Antonella Boccarco con il supporto dei presidenti provinciali di Pordenone e Udine, Eliana Bastianel e Domenico De Filippo, sta regalando alla regione Friuli Venezia Giulia i meritati frutti in termini di visibilità, risultati e numeri evidenziati dalla festa dell’isola del sole.