Sport e Salute ha assegnato per la prima volta, al termine del 2019, i fondi agli sport italiani. Sul piatto c’erano i 340 milioni erogati dal Governo per lo Sport: è andata bene a tutte le federazioni o quasi, nel senso che tutte le federazioni hanno portato a casa qualche punto percentuale in più rispetto a quanto distribuito nel 2018 dal CONI.
A fare la parte del leone è, come sempre in Italia, il Calcio che è stato finanziato per 36,2 milioni (rispetto ai 36,1 del 2018). A seguire Nuoto e Pallavolo che hanno fatto segnare anche i maggiori incrementi: per il nuoto si è passati dagli 11,4 milioni del 2018 ai 13,4 milioni di quest’anno mentre la pallavolo ha visto crescere il proprio contributo da 9,2 milioni a 11,8 milioni.
Seguono Atletica Leggera (11 milioni) e gli sport invernali (10,8 milioni). “Solo” sesta posizione per il Ciclismo che passa dai 8,7 milioni dello scorso anno ai 9,6 milioni del 2019 mentre più indietro ci sono Pallacanestro, Tennis, Lotta e judo, scherma, ginnastica, tiro a volo, rugby e pugilato.
In considerazione dell’avvicinarsi dell’anno olimpico, comunque, dei 340 milioni a disposizione, ben 90 sono rimasti in capo agli “altri organismi sportivi” (vedi CONI9 mentre alle Federazioni sono stati assegnati in tutto 250 milioni di euro.
“L’assegnazione dell’intera somma è basata esclusivamente su criteri oggettivi e misurabili” ha spiegato il presidente di Sport e Salute, Rocco Sabelli “con un’applicazione integrale del modello algoritmico elaborato dalle Federazioni e l’eliminazione di ogni elemento di discrezionalità. Nel metodo, l’ulteriore novità è rappresentata dall’inclusione nel calcolo del modello algoritmico di tutti i contributi che venivano a vario titolo riconosciuti, al di fuori dello stesso, alle Federazioni sportive”.
Dunque a decretare la graduatoria degli sport italiani sarebbe solo un algoritmo con alcun elemento di discrezionalità legata alla “negoziazione” che veniva fatto in passato tra Coni e Federazioni. Non resta che vedere cosa accadrà nei prossimi anni, nella speranza che i finanziamenti provenienti dal Governo non vengano ridotti e che questi incrementi abbiano un riflesso anche per il movimento di base.