La storia di Daniele Peschi ha fatto il giro del web, e non solo: il ragazzo di Civitavecchia, tesserato per il Team Bike Terenzi, appartiene alla categoria federale ID-2, quella che comprende i disabili mentali. Secondo i regolamenti della Federazione Ciclistica Italiana, coordinati con il CIP, gli atleti appartenenti alla categoria ID non possono prendere parte ai campionati italiani. Nonostante questo, Daniele, aveva chiesto di partecipare ai Campionati Italiani di Ciclocross in programma a Schio (Vi) nel prossimo fine settimana. Ma la risposta della FCI è stata negativa, eccola:
Riguardo le recenti notizie apparse su diversi quotidiani e agenzie relative la possibilità di partecipazione di un ragazzo tesserato ID ai campionati assoluti di ciclocross, la Federazione ricorda che i regolamenti non prevedono, né hanno mai previsto, una simile eventualità per numerose e fondate motivazioni che si basano sul principio di una netta distinzione tra l’attività agonistica e quella di natura promozionale. Ci sono aspetti legali, anche superiori alla stessa volontà della Federazione, legati alla tutela dei singoli tesserati coinvolti che non permettono di cambiare i regolamenti senza un’attenta valutazione.
La Federazione è consapevole che, per una sempre maggiore integrazione, l’obiettivo finale del percorso iniziato nel 2013 con il tesseramento di ragazzi ID (tra le prime federazioni in Italia) sarà quello di poter allestire un’attività più completa, anche dal punto di vista agonistico.
Per farlo però bisogna prevedere regolamenti che siano ponderati e strutturati dopo attenta valutazione con la FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) su casi simili in altre discipline. L’attività della FCI per atleti con disabilità intellettivo relazionale, infatti, non può che seguire le linee guida dettate dalla Federazione che cura per il CIP lo sviluppo dell’attività sportiva per questi ragazzi. E le indicazioni sono che tale attività, in primo luogo per la sicurezza degli stessi ragazzi e degli altri atleti, deve avere un carattere promozionale, deve essere svolta tra praticanti con le stesse caratteristiche e deve escludere competizioni ciclistiche agonistiche e partenze di gruppo, a meno che non vengano effettuate a velocità controllata.
Ogni iniziativa volta a favorire lo sviluppo di queste attività deve riferirsi a quanto previsto dagli specialisti di essa, deve muoversi secondo la ragione scientifica e la responsabilità degli operatori che è propria di una Federazione Sportiva Nazionale e che non può essere travolta da iniziative emotive che non rispettano in primo luogo la sicurezza.
Si ricorda che fino ad oggi la Federazione ha tesserato 95 atleti di questa categoria e nessuna particolare esigenza è mai stata evidenziata e che il campionato italiano rappresenta la massima espressione agonistica per tutti gli atleti nazionali ed è una competizione altamente selettiva, non raffigurabile ad attività promozionale.
Alla nota diffusa dalla FCI ha replicato la società di Daniele, il Team Bike Terenzi con un comunicato che vi proponiamo in versione integrale:
In merito alla richiesta di far partecipare Daniele Peschi al campionato italiano di ciclocross che avrà luogo a Schio dal 10 al 12 gennaio 2020, il Team Bike Terenzi ha appreso con rammarico che è arrivato il no definitivo da parte delle istituzioni a far gareggiare il proprio corridore alla rassegna tricolore.
Daniele Peschi è un disabile intellettuale, appartenente alla categoria ID-2, il quale non può quindi gareggiare con i paralimpici, ma ha avuto la possibilità di gareggiare a manifestazioni di ciclocross nazionali ed internazionali, come il Giro d’Italia Ciclocross. Sotto nostra richiesta, Daniele ha sempre corso insieme ai ragazzi della categoria G6, nonostante lui abbia 16 anni, proprio perché le gare di questa categoria sono promozionali.
Nonostante la natura promozionale della sua prova, il nostro tesserato ha potuto comunque competere per la classifica generale del Giro d’Italia Ciclocross, vestendo la maglia rosa, oltre che per diversi circuiti regionali ai quali ha preso parte, grazie alla fiducia dell’ASD Romano Scotti, che ha inserito la categoria ID nel regolamento del GIC.
Il nostro sogno, come Team Bike Terenzi, era quello di vedere Daniele al via del campionato italiano. Daniele è entrato nel cuore di tutta la famiglia del ciclocross, è un ragazzo educato, sta migliorando tantissimo sia nella guida della bici che nell’approccio con le persone. In questi anni da timido e introverso, si è letteralmente “risvegliato” grazie al ciclismo, superando limiti che per lui qualche anno fa erano ostacoli insormontabili. Farlo partecipare al campionato italiano avrebbe potuto essere un gran segnale di umanità e apertura.
La nota ufficiale della Federazione Ciclistica Italiana diramata ieri sera ci ha fatto capire ancora una volta che c’è un problema di regolamenti che non riguarda direttamente la Federazione, la quale deve rifarsi ai dettami del Comitato Italiano Paralimpico e della Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali.
Il Team Bike Terenzi intende specificare che da parte della società c’è sempre stata massima fiducia nei confronti della Federazione Ciclistica Italiana nel comprendere il problema. La speranza è che questa vicenda possa far smuovere le coscienze in ottica futura, per permettere anche ai disabili intellettuali di gareggiare in un loro campionato italiano.
Il nostro intento di far partecipare Daniele Peschi al campionato italiano non era quello di competere per il titolo, ma semplicemente quello di includere il nostro atleta nelle dinamiche della squadra, la quale andrà con tutti i propri tesserati a gareggiare alla manifestazione tricolore. Il nostro obiettivo era quello di includerlo in quella che è la gara più importante della stagione.
Siamo certi e fiduciosi nelle istituzioni al fine che questo sogno di Daniele e di tanti altri corridori tesserati nella sua categoria possa realizzarsi.