Velocità maschile:
1° Harrie Lavreysen (Olanda)
2° Jeffrey Hoogland (Olanda)
3° Mohd Awang (Malesia)
4° Mateusz Rudyk (Polonia)
5° Yudai Nitta (Giappone)
Madison maschile:
1° Danimarca (Hansen – Morkov) 62 p.
2° Nuova Zelanda (Stewart – Gate) 33
3° Germania (Kluge – Reinhardt) 32
4° Olanda (Van Schip – Havik) 29
5° Belgio (De Ketele – Ghys) 23
7° Italia (Viviani – Consonni) 11
Keirin femminile:
1^ Emma Hinze (Germania)
2^ Hyejin Lee (Corea)
3^ Stephanie Morton (Australia)
4^ Wai Sze Lee (Hong Kong)
5^ Ellesse Andrews (Nuova Zelanda)
6^ Lea Sophie Friedrich (Germania)
Corsa a punti femminile:
1^ Elinor Barker (Gran Bretagna) 50 p.
2^ Jennifer Valente (Usa) 34
3^ Anita Stenberg (Norvegia) 33
4^ Olga Zabelinskaya (Uzbekistan) 31
5^ Maria Giulia Confalonieri (Italia) 30
L’ultima giornata di gare iridate è la sola che non porta nessuna medaglia all’Italia della pista. Ma il bilancio conclusivio per gli azzurri è soddisfacente: 6 medaglie di cui 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi. Tre dal settore maschile, con il bronzo che arriva dalla disciplina olimpica dell’inseguimento a squadre, e tre da quello femminile, due in discipline olimpiche. Il ciclismo italiano può essere più che soddisfatto del bottino e soprattutto questi risultati, compresi i rilevamenti cronometri, ci rendono maggiormente consapevoli del valore in chiave Tokyo2020.