Le reazioni alla mancata decisione dei Ministri di Sport e della Salute attesa nella giornata di ieri ha scatenato una serie di reazioni a catena che hanno fatto scendere sul piede di guerra anche i Governatori regionali.
Dal Veneto arriva il primo colpo in favore dello sport: via libera agli sport di contatto e alle processioni, nessun limite di capienza sui mezzi di trasporto, riapertura di ippodromi e saune. Sono i contenuti della nuova ordinanza che il presidente del Veneto Luca Zaia firmerà nelle prossime ore e che sarà in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 10 luglio.
“Stiamo controllando se servono aggiustamenti” dice Zaia “E’ una delle ordinanze più toste che abbiamo firmato e le linee guida sono state approvate dal Dipartimento prevenzione”.
Un campo di applicazione molto ampio quello scelto dalla Regione Veneto che si è limitata a stabilire poche linee guida che andranno declinate nel dettaglio da ciascuna federazione (compresa la FCI). La palla, quindi, per quanto riguarda il ciclismo veneto, passa alla FCI che potrebbe procedere alla fase di applicazione delle linee guida depositate lo scorso 22 giugno alla Presidenza del Consiglio (CLICCA QUI). Resta da vedere come si muoveranno le altre Regioni…
Queste le linee di indirizzo adottate dalla Regione Veneto per la ripresa degli sport di contatto e di squadra:
Si riportano di seguito le principali misure di carattere sanitario finalizzate alla prevenzione e al contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2 in ambito sportivo (allenamento, gara), ritenute necessarie per consentire la ripresa degli sport di contatto e squadra a partire dal 26.06.2020. Per la declinazione rispetto alle specificità di ogni singola disciplina sportiva, si rimanda agli indirizzi approvati dalle rispettive federazioni. Tali misure potranno essere rimodulate in funzione dell’evoluzione dello scenario epidemiologico.
– L’accesso alla sede dell’attività sportiva (sede dell’allenamento o della gara) potrà avvenire solo in assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto) per un periodo precedente l’attività pari almeno a 3 giorni. Inoltre, all’accesso dovrà essere rilevata la temperatura corporea: in caso di temperatura > 37.5 °C non sarà consentito l’accesso.
– Il registro dei presenti nella sede dell’attività di allenamento o della competizione sportiva (es. atleti, staff tecnico, dirigenti sportivi, massaggiatori, fisioterapisti, etc) dovrà essere mantenuto per almeno 14 giorni.
Relativamente alle ulteriori misure di prevenzione (comportamentali, igieniche, organizzative) si condivide quanto contenuto nelle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” prodotte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo sport, con particolare riferimento ai punti di seguito riportati, che sono stati integrati con quanto previsto nelle Linee Guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative:
– l’adeguata informazione, comprensibile anche per gli atleti di altra nazionalità
– corretta prassi igienica individuale (frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti; starnutire/tossire evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; non condividere borracce, bottiglie, bicchieri)
-mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline;-regolare e frequente pulizia e disinfezione di aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, attrezzature e macchine utilizzate per l’esercizio fisico;-tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti;Infine, in merito al ricambio d’aria negli ambienti interni, in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alleportate effettive di aria esterna.
Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.