E’ servita una intera notte per metabolizzare le emozioni della giornata che ha segnato la ripartenza su strada del mondo delle due ruote. Roveredo di Guà per un giorno è diventato il palcoscenico su cui sono saliti centinaia di atleti per misurarsi contro il tempo. Una iniziativa che, in piena bufera Covid-19, sembrava impossibile fino a poche settimane fa e che, invece, è stata realizzata da uno staff appassionato e coraggioso. Allestita in tempo record è servita a lanciare un segnale fortissimo ad istituzioni e FCI: il ciclismo italiano è vivo ed è pronto a ripartire. Con ordine e rispetto delle norme anti Covid-19. Portare 350 atleti, 900 accompagnatori, oltre 100 volontari e addetti ai lavori in un paesino di 1574 abitanti senza creare assembramenti. Mettere in fila una impressionante batteria di partenza e far svolgere tutto in maniera fluida e sicura. Era questa la sfida lanciata dagli uomini della FDB Cologna Veneta sostenuti da Ciclismoweb.net: ma si è andati oltre. La necessità di evitare contatti ravvicinati e di registrare i presenti, ha portato all’elaborazione di un nuovo modo di pensare anche alle normali operazioni preliminari. Verifica licenze e riunione tecnica sono state soppiantate da registrazioni online, gruppi whatsapp e pubblicazione online della documentazione di gara. Una digitalizzazione spinta che, oltre a rispettare il protocollo anti Covid-19, potrebbe segnare l’apertura ad un ciclismo 2.0 più moderno e più in linea con l’epoca che ci troviamo a vivere. Una area team organizzata nel dettaglio, riservata solo ad atleti e staff regolarmente accreditati. Con i genitori “costretti” a fare solo da tifosi per un giorno, lontani da ammiraglie e riunioni pre-gara. Queste sono solo alcune delle misure pensate e messe in pratica a Roveredo di Guà per garantire una ripartenza sicura delle gare su strada. Se tutto ciò sarà stato sufficiente ad evitare un possibile contagio lo sapremo solo nei prossimi giorni, quando si potranno scongiurare in maniera definitiva i timori legati al Covid-19. Una ripartenza che, non lo possiamo nascondere, si è chiusa con l’amaro in bocca: la mancata sfida riservata agli Elite-U23, infatti, ha deluso in primis gli atleti, ma anche i tecnici e tutto lo staff organizzatore. La gara che avrebbe messo la ciliegina sulla torta in una giornata semplicemente perfetta è stata negata da una tromba d’aria che, in pochi istanti, ha spazzato le strade di Roveredo di Guà. Una manciata di minuti che ha cancellato l’intera zona arrivo, la segreteria e ha costretto cronometristi e allestitori a ricorrere ai ripari. A quel punto, nonostante di lì a poco sarebbe tornato il sole, oltre ad una serie di problematiche tecniche, non vi era più nemmeno il tempo utile per riallestire il tutto e garantire la sicurezza dei ragazzi che avrebbero dovuto scendere in strada. In queste settimane la macchina organizzativa della famiglia Dalla Bona ha lottato contro il covid, contro il tempo, contro l’incertezza dei regolamenti ma nulla ha potuto fare contro l’inclemenza del meteo. A tutti i ragazzi che non hanno potuto gareggiare vogliamo dire che la loro delusione è anche la nostra ma che manca ormai davvero pochissimo alla ripartenza. Non perdetevi d’animo, ieri si è dimostrato che si può correre in sicurezza e ci sono tantissimi organizzatori pronti a mettersi in gioco nei prossimi mesi. Alla FCI, invece, vengono chiesti più coraggio e lungimiranza: se una piccola società come quella colognese è riuscita a mobilitare da sola tutto questo, siamo certi che a Roma si possa e si debba ottenere più considerazione per il mondo delle due ruote. Si è chiusa così la prima giornata di gare dopo l’epoca Covid-19. Ma non si è fermata la voglia di correre: la Ciclismoweb Crono Challenge di Roveredo di Guà ha aperto la via, ora in tanti potranno percorrerla per riportare lo spettacolo delle due ruote sulle strade di tutta Italia. |
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