Uno dei tormentoni del mercato invernale riguarda, senza dubbio, Fabio Aru. Il sardo che lo scorso mese di luglio ha compiuto 30 anni ha chiuso ogni rapporto con la UAE Team Emirates ma deve ancora scegliere la propria destinazione.
VOGLIO UN PROGRAMMA – “Non è una questione economica, ma di progetto e di programmazione. Deve esserci un cambiamento. A livello economico il ciclismo ha risentito parecchio di questa situazione. Mi sono voluto prendere tutto il tempo necessario. Io mi sono sempre allenato, sono sempre andato in bicicletta. Mi sono sempre tenuto in forma e non manca tanto, a giorni si saprà qualcosa in più“ ha spiegato il Cavaliere dei Quattro mori.
Aldilà della questione di ciclomercato, però, la situazione di Fabio Aru porta con sè molte incognite legare al suo rendimento atletico. Le ultime tre stagioni trascorse alla corte di Beppe Saronni hanno tolto certezze al corridore sardo che nel 2021, con il nuovo team, dovrà comunque dimostrare di essere tornato competitivo: “Io so bene. Mi è capitato di leggere tante cose, potrei scrivere un libro in due mesi su quanto cose si sono dette su di me. Le cose sono andate un po’ così in questi ultimi anni. Cosa non rifarei? Non ascolterei tante persone che ho ascoltato: quando fai dei buoni risultati tutti ti vogliono dare dei consigli e bisogna ascoltarne solo alcuni. Quando vinci hai 20-30 cugini, 10 fratelli, genitori dappertutto e invece quando le cose non vanno benissimo tanti ti voltano le spalle, ti criticano, ma così è la vita“.
LE POSSIBILI DESTINAZIONI – Dove andrà quindi Fabio Aru? Con i posti del World Tour che in questi giorni si stanno esaurendo è sempre più probabile che Aru scelga di approdare ad una formazione Professional che possa assicurargli un buon calendario gare come ad esempio la Eolo Kometa a cui è già stato accostato più volte. La formazione di Ivan Basso e Alberto Contador, infatti, conta al momento una rosa di appena 13 atleti e un invito quasi certo per il Giro d’Italia del prossimo anno.
Tra le altre destinazioni possibili per l’ex tricolore ci sono anche la Gazprom RusVelo (anche la formazione russa mira ad una Wild Card per il Giro) e, perchè no, la Vini Zabù di Citracca e Scinto anche se, per quest’ultima opzione, Aru dovrebbe considerare una importante riduzione d’ingaggio.
Clamoroso, infine, potrebbe essere il ritorno alla Astana Premier Tech, a cui sono ancora legati i migliori ricordi di Fabio Aru. Quella kazaka, infatti, è l’unica squadra World Tour che attualmente, in vista del 2021, ha messo sotto contratto meno di 20 atleti.
In ogni caso, come annunciato dal diretto interessato, il mistero legato al 2021 di Fabio Aru è ormai vicino alla soluzione. Non resta che attendere l’ufficialità della notizia.