La vicenda del mancato rinnovo del dominio del sito del Comitato Regionale FCI della Lombardia (clicca qui per rileggere l’articolo), rimasto offline per 9 giorni sino a quando, a seguito del nostro articolo è stato riattivato, ci ha spinto ad approfondire la questione per capirne di più su come stiano effettivamente le cose in Federazione riguardo al mondo del web. Ciò che la nostra redazione ha scoperto è, per certi versi, del tutto inaspettato e significativo di come, anche in questo campo, abbia agito negli ultimi 20 anni la FCI.
INTERNET, CHE PASSIONE – La rete, specie nel corso del lockdown, ha reso più semplice la vita di tutti noi. Oggi, navigare tra i siti internet non è più cosa “da smanettoni”, ma una possibilità di cui, quasi tutti, usufruiamo quotidianamente. La normativa che riguarda la registrazione dei siti internet negli anni è stata sempre più semplificata anche se alcuni punti rimangono imprescindibili: il titolare di un indirizzo internet, infatti, è responsabile di ciò che in esso viene pubblicato e ne è il proprietario effettivo potendone decidere in ogni momento il destino (chiusura, trasferimento, cancellazione dei contenuti, vendita, ecc). Per questo motivo è importante (anche se non obbligatorio) che il titolare del dominio indicato al momento della registrazione sia colui che effettivamente svolge l’attività legata al sito internet che pubblicherà: ad esempio, se la nostra redazione oggi dovesse creare un sito internet per un negozio di biciclette, sarebbe corretto che al momento della registrazione, pur fatta materialmente dallo staff di ciclismoweb, indicasse come titolare del sito lo stesso negozio di biciclette, con tanto di indirizzo e relativa partita iva.
REGIME FCI – La FCI è stata una delle prime istituzioni a sbarcare nel web con il sito federciclismo.it che è online dal 1998. Pagine virtuali che hanno assunto il carattere dell’ufficialità dopo che è stata archiviata l’esperienza editoriale su carta stampata de “Il mondo del ciclismo”. Negli anni anche nelle varie regioni e province italiane sono nati, grazie alla passione e alla dedizione di tanti volontari, i siti dei vari Comitati Regionali e Provinciali che sono diventati, via via, dei veri punti di riferimento per società e addetti ai lavori. A ruota, negli ultimi anni, sono nate altrettante pagine Facebook e profili Instagram.
Nell’evidente tentativo di dare delle linee guida, nel 2019, l’allora segretario generale della FCI ha informato il Consiglio Federale del 6-7 agosto 2019 di aver avviato un monitoraggio e l’analisi dei contenuti dei siti internet dei Comitati Regionali.
Un monitoraggio che ha portato all’elaborazione di linee guide ben precise che, però, sembrano andare in senso contrario rispetto a quanto fatto dalla stessa FCI per il proprio sito istituzionale, che risulta essere intestato alla Federazione Ciclistica Italiana.
LE LINEE GUIDA DELLA FCI – Un comitato regionale che voglia avere una “pagina web” può chiedere di attivare la sezione interna al sito federciclismo.it (dove potrà inserire solamente: recapiti, comunicati ufficiali, calendari, classifiche, composizione del direttivo e delibere del direttivo) o, in alternativa, attivare un proprio dominio. Ma questo dominio:
– deve essere aperto e gestito solo a titolo personale (non può essere intestato al Comitato Regionale);
– la persona che lo registra non può essere un dipendente FCI;
– il costo non può pesare sul budget del comitato regionale;
– il dominio non può avere la dicitura “federciclismo”;
– non può essere usato il logo della FCI;
– non possono esserci link di collegamento al sito della FCI.
Ovviamente, seppur le linee guida siano state diramate nel 2019, non vi è alcuna previsione che riguarda i profili social che oggi proliferano a dismisura e senza che vi sia un minimo di coordinamento.
Queste linee guida rappresentano l’esatto contrario non solo rispetto a quanto fatto da molti Comitati Regionali ma anche a quanto vorrebbe una logica che lavori nel senso della trasparenza eppure sono state condivise dal Consiglio Federale nel quale sedeva anche Daniela Isetti, oggi candidata alla presidenza FCI. La stessa Daniela Isetti che nel suo programma, riguardo all’informatizzazione della FCI, si limita a scrivere: “Il sito e tutti gli strumenti digitali devono fare un ulteriore scatto in avanti per semplificare ad ognuno le procedure federali”.
E che, poco più avanti sempre tra le pagine del programma depositato, riguardo al mondo del web vorrebbe addirittura istituire un premio per i siti “amici del ciclismo”: “riconosciamo i siti amici del ciclismo, i blogger amici del ciclismo e le trasmissioni delle Tv private; ogni anno verranno premiati il sito, la trasmissione ed il blog più votato in base ad un regolamento da stilare”. Un regolamento che, c’è da augurarselo, sia diverso dalle linee guida adottate dalla FCI per i siti dei Comitati Regionali.
MAGLIA NERA PER CALABRIA, MOLISE ED EMILIA ROMAGNA – Preso atto del monitoraggio e delle linee guida diramate nel 2019 dal Segretario Generale della FCI, ci siamo messi di impegno e abbiamo analizzato tutti i siti dei Comitati Regionali. 7 sono le regioni che, non avendo un proprio sito web, si sono affidate alle pagine del sito centrale della FCI. A queste vanno aggiunte 3 regioni che attualmente non hanno nè un sito nè pubblicano i propri dati sul sito della FCI: tra queste, oltre a Calabria e Molise, c’è l’Emilia Romagna per cui era online fino a qualche tempo fa il sito www.creronline.com. Oggi è attiva una pagina Facebook sulla quale compare un annuncio dello scorso 15 gennaio che rappresenta che il vecchio sito “è in manutenzione per dar spazio alla nuova veste grafica che sarà disponibile entro 15gg a partire da oggi”.
Vi sono poi le altre 11 regioni i cui siti hanno tutti un dominio che comprende la dicitura “fci” o “federciclismo” e sui quali compare puntualmente il logo della FCI. Questi siti, non appartengono al deepweb ma sono linkati al sito ufficiale della FCI e quindi, nonostante siano in palese contraddizione con le direttive del 2019 vengono “ammessi” dalla FCI.
Ma non finisce qui! Perchè andando a vedere le intestazioni dei vari siti dei comitati regionali si scopre che i siti di Lombardia, Sardegna, Sicilia e Trento sono tutti intestati ai vari comitati regionali di riferimento.
Caso a sè è la Toscana dove il sito è intestato addirittura all’ex presidente Giacomo Bacci che, oggi, in qualità di proprietario del dominio potrebbe addirittura decidere di negarne la concessione delle password al successore Saverio Metti.
Ancora meglio hanno fatto nel Lazio dove il neo-presidente è stato eletto promettendo nel proprio programma “la creazione di un sito proprio del Comitato Regionale” che è ritenuto “una soluzione indispensabile per ampliare un progetto comunicativo con le società e con il mondo anche esterno al movimento stesso”.
Ovviamente ciascun sito regionale è costruito con una grafica propria, in maniera diversa e con le tecnologie e i sistemi più disparati. Sulla qualità di molti siti ci asteniamo da ogni commento ma, se ne avete voglia, vi riportiamo di seguito tutti i link così che possiate farvene una idea precisa.
REGOLE E REGOLAMENTI – Tutto questo potrebbe essere considerato una cosa di poco conto. In fondo, si tratta “solo di un sito internet”. E allora non ci resta che ricordare la famosa frase che apre la prima lezione di qualsiasi corso di web marketing: “Il vostro sito internet rappresenta una vetrina da cui traspare la vostra immagine che il resto del mondo percepisce costantemente ogni giorno”.
Se questa è l’immagine che l’attuale FCI ha offerto fino ad oggi…
QUESTA LA SITUAZIONE REGIONE PER REGIONE DEI SITI FEDERALI:
FCI: creato nel 1998, intestato alla Federazione Ciclistica Italiana. Admin Contact: Renato Romeo Di Rocco
www.federciclismo.it
REGIONI PRESENTI SOLO SULLA SEZIONE DEL SITO FEDERALE:
ABRUZZO
BASILICATA
LAZIO
MARCHE
PUGLIA
UMBRIA
VALLE D’AOSTA
REGIONI SENZA PAGINE ONLINE:
CALABRIA
MOLISE
EMILIA ROMAGNA: attualmente non ha un sito web, in passato era attivo: www.creronline.com
SITUAZIONE DEI SITI DEI COMITATI REGIONALI:
BOLZANO: sito offline, creato nel 2020, intestato a Ediscom spa
www.fci-altoadige.it
CAMPANIA: dal 2020 intestato a Luca Porzio
www.fcicampania.it
FRIULI VENEZIA GIULIA: dal 2011, intestazione privata
www.fcifriuli.com
LIGURIA: dal 2014 intestato alla Fase snc
www.fciliguria.it
LOMBARDIA: dal 2013 intestato al Comitato Regionale Lombardia FCI
www.federciclismolombardia.it
PIEMONTE: dal 2008 intestato a Andrea Bassani
www.federciclismopiemonte.it
SARDEGNA: dal 2014 intestato al Comitato Regionale Sardegna FCI
www.federciclismosardegna.it
SICILIA: dal 2017 intestato al Comitato Regionale Sicilia FCI
www.federciclismo-sicilia.it
TOSCANA: dal 2015 intestato a Giacomo Bacci
www.fci-crt.it
TRENTO: dal 2009 intestato a Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana
www.ciclismotrentino.it
VENETO: dal 2018 intestato a Davis Tosin
https://www.fciveneto.it/