Elite:
1° Mathieu Van Der Poel (Olanda) 58’57”
2° Wout Van Aert (Belgio)
3° Toon Aerts (Belgio)
4° Thomas Pidcock (Gran Bretagna)
5° Laurens Sweeck (Belgio)
6° Michael Vanthourenhout (Belgio)
7° Eli Iserbyt (Belgio)
8° Quinten Hermans (Belgio)
9° Lars Van Der Haar (Olanda)
10° Joris Nieuwenhuis (Olanda)
23° Gioele Bertolini (Italia)
24° Jakob Dorigoni (Italia)
28° Cristian Cominelli (Italia)
38° Nicolas Samparisi (Italia)
39° Antonio Folcarelli (Italia)
Donne Under 23:
1^ Fem Van Empel (Olanda)
2^ Aniek Van Alphen (Olanda)
3^ Kata Blanka Vas (Ungheria)
4^ Inge Van Der Heijden (Olanda)
5^ Francesca Baroni (Italia)
6^ Puck Pieterse (Olanda)
7^ Manon Bakker (Olanda)
8^ Anna Kay (Gran Bretagna)
9^ Marthe Truyen (Belgio)
10^ Marion Norbert (Francia)
15^ Gaia Realini (Italia)
28^ Sara Casasola (Italia)
Il Campione del Mondo è ancora lui: Mathieu Van Der Poel che a Ostende sigla l’en plein di marca olandese. Quattro ori su quattro per la delegazione orange con lo spettacolo della sfida più attesa che va in scena proprio nell’ultima gara. La prima prova di giornata premia la giovane Fem Van Empel che si conferma anche tra le Under 23 mentre sul podio sale anche la sempre combattiva ungherese Kata Blanka Vas.
Duello doveva essere e duello è stato tra Van Der Poel (Olanda) e Van Aert (Belgio) senza alcuna esclusione di colpi. Dopo una buona partenza di entrambi Van Aert sembra subito più pimpante nei passaggi sulla sabbia mentre Van Der Poel dopo un primo momento di affanno recupera la scia del rivale e va a comporre il tandem di testa. Le accelerazioni di Van Aert però mettono alle corde il campione del mondo uscente che incappa in una brutta caduta che gli fa perdere 15″ dal rivale.
Proprio quando tutti si attendono il crollo psicologico del campione olandese di cui si è parlato tanto in questa ultima settimana, arriva il colpo di scena che riapre la gara: Van Aert fora la ruota anteriore e Van Der Poel si esalta andando a riprendere il rivale, superandolo e allungando in solitaria. Da quel momento, siamo appena al terzo degli otto giri in programma, Van Der Poel viaggia in solitaria verso la riconferma in maglia iridata con Van Aert che, pedalata dopo pedalata, perde terreno pur senza crollare.
Al Belgio non resta che leccarsi le ferite: una edizione traumatica del weekend iridato per i padroni di casa costretti ad inventarsi qualcosa se nei prossimi anni vorranno tornare a dominare la disciplina più amata dal proprio pubblico.