Prima di ogni altra cosa per il ragazzo, e poi per il patrimonio che costituisce per la Toscana, non vorremmo che Edoardo Cipollini la facesse davvero finita con il ciclismo. Un cognome importante, figlio di Cesare che è stato un bel corridore e nipote di Mario “Re Leone”, protagonista ammirato come esordiente con numerose vittorie conquistate in maglia Montecarlo Ciclismo Pizzeria La Rusticanella compreso i due titoli toscani su strada, sia nel primo che nel secondo anno.
Allievo al 1° anno nel 2020, e quindi vincolato alla società di appartenenza, durante la sofferta stagione 2020 per l’emergenza sanitaria sono sorte talune problematiche ambientali all’interno della squadra (secondo quanto riferito dal padre Cesare, ma smentite dai dirigenti della società Montecarlo) per cui il ragazzo ha deciso di cambiare società. Ma essendo vincolato occorreva il consenso della società lucchese.
I contatti intrapresi per sbloccare la situazione non sono mancati ma non hanno avuto successo per cui il padre di Edoardo, Cesare Cipollini alla fine si è rivolto al Tribunale Federale richiedendo il nulla osta d’ufficio per il figlio per potersi trasferire in un’altra società. La richiesta del padre di Edoardo è stata però respinta dal Tribunale Federale a giudizio del quale ”non sussistono i presupposti per il rilascio del nulla osta”.
Quale lo scenario adesso? Edoardo non intende assolutamente tornare a gareggiare nella Montecarlo Ciclismo, ma non avendo il nulla osta non può passare a un’altra società come desiderava e qualcuno addirittura parla di abbandono dell’attività da parte del quindicenne atlete lucchese. Di fronte a questa eventualità è davvero impossibile non trovare un accordo tra il padre del ragazzo e la società Montecarlo Ciclismo?