Il grande giorno per il ciclismo italiano è arrivato. E’ l’alba e, dopo una vigilia che ha visto la maggior parte dei delegati giungere a Fiumicino, giunge una importante novità sulle modalità di voto.
VOTI, NORME E INTERPRETAZIONI – Nel comporre la nostra guida, qualche giorno fa (clicca qui per rileggerla), avevamo evidenziato come lo Statuto della FCI, dopo una eventuale prima votazione che si concluda senza che nessuno dei quattro candidati raggiunga il 50% +1 dei votanti, non preveda alcun ballottaggio al secondo turno ma una semplice ripetizione della stessa votazione con gli stessi candidati.
Questo meccanismo è quello che si evince chiaramente dal combinato disposto degli articoli 8 comma 11 e 60 comma 2 e 3. Questi articoli prevedono infatti che il Presidente debba essere eletto a maggioranza assoluta dei voti esprimibili dai delegati accreditati, che vi sia una seconda votazione e che, qualora in seconda votazione nessuno dei candidati ottenga il 50% +1 dei voti l’Assemblea elettiva venga rinviata.
In nessun articolo lo Statuto della FCI, così come modificato dal Commissario ad Acta, Prof. Avv. Giulio Napolitano lo scorso 11 luglio 2019 e approvato dal CONI il 16 luglio 2019, parla di ballottaggio in seconda votazione, nemmeno in via ipotetica.
Nonostante questa previsione, la FCI ha chiesto al CONI dei chiarimenti sul punto e lo scorso 16 febbraio, l’avv. Michele Signorini ha risposto fornendo una interpretazione decisamente innovativa che arriva a modificare le regole del gioco.
L’avv. Signorini, infatti, afferma che in presenza di più candidati, nel caso che nessuno di questi raggiunga la maggioranza prescritta dallo statuto in prima votazione “si procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti” e che se ancora non vi fosse uno dei due candidati rimasti in corsa che superi la soglia del 50% +1 dei voti (ad esempio per la presenza di schede bianche) “si dovrà dichiarare chiusa l’assemblea ed informare immediatamente il CONI affinchè la Giunta Nazionale assuma le determinazioni del caso”.
BALLOTTAGGIO SI, BALLOTTAGGIO NO – Si tratta, come detto, di una interpretazione innovativa rispetto al contenuto dello Statuto Federale che cambia sensibilmente le regole del gioco (dal momento che due dei quattro candidati sarebbero automaticamente esclusi dal secondo turno) e che non è stata pubblicata dalla FCI sul proprio sito nè tantomeno comunicata ai candidati e ai delegati sino ad oggi.
Indipendentemente dal merito dell’interpretazione richiesta dalla FCI e fornita dal CONI, ciò che ha più del clamoroso è che gli uffici della FCI, oltre ad aver formulato la richiesta di chiarimento senza darne notizia, erano a conoscenza di questa nuova interpretazione dello Statuto dal giorno 16 febbraio eppure nulla è stato reso noto agli interessati sino alla vigilia dell’Assemblea.
Vi è poi un’altra questione: se le modifiche allo Statuto della FCI possono essere effettuate solo mediante una Assemblea Straordinaria o al limite, come avvenuto nel 2019, mediante l’intervento di un apposito Commissario ad acta, perchè, in questo caso, è sufficiente un parere del CONI per introdurre, a poche ore dal voto, un diverso sistema elettorale per la scelta del presidente della FCI?
Inserire il ballottaggio rispetto ad una seconda elezione aperta a tutti i candidati, infatti, non rientra propriamente nel campo delle “interpretazioni” ma comporta una vera e propria modifica del contenuto dello Statuto.
Aldilà del fatto che un ballottaggio possa essere salutato con favore perchè si tratta di uno strumento che, in ogni caso, aiuterà l’assemblea ad arrivare all’elezione di un Presidente (molto più difficile nel caso di più candidati magari distanziati di pochi voti) quelli suscitati da questa novità dell’ultim’ora sono quesiti fondati, che, a questo punto, sono destinati a trovare delle risposte prima dell’inizio dell’Assemblea o, al limite, nelle prime fasi della stessa. Insomma, Buongiorno Assemblea!