Ordine d’arrivo:
1° Magnus Cort Nielsen (EF Education Nippo) 2h16’58”
2° Christophe Laporte (Cofidis)
3° Pierre Latour (Total Direct Energie)
4° Dylan Teuns (Bahrain Victorious)
5° Warren Barguil (Arkea Samsic)
6° Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers)
7° Ion Izagirre (Astana)
8° Matteo Jorgenson (Movistar)
9° Yves Lampaert (Deceuninck Quick Step)
10° Maximilian Schachmann (Bora Hansgrohe)
Classifica generale finale:
1° Maximilian Schachmann (Bora Hansgrohe)
2° Aleksandr Vlasov (Astana) a 19″
3° Ion Izagirre (Astana) a 23″
4° Lucas Hamilton (BikeExchange) a 41″
5° Tiesj Benoot (Team DSM) a 42″
6° Guillaume Martin (Cofidis) a 1’14”
7° Jack Haig (Bahrain Victorious) a 1’18”
8° Matteo Jorgenson (Movistar) a 1’29”
9° Aurelien Paret Peintre (Ag2r Citroen) a 1’31”
10° Gino Mader (Bahrain Victorious) a 1’32”
Era già successo al Giro d’Italia 2019. La storia si era ripetuta lo scorso anno al Tour de France. Oggi è arrivata un’altra mazzata per Primoz Roglic: il fortissimo sloveno della Jumbo Visma, dopo una settimana da leader alla Parigi-Nizza ha visto il successo volare via nell’ultimo giorno di gara.
A tagliarlo fuori dalla corsa transalpina sono state due cadute che hanno messo i fiori in mano al tedesco Maximilian Schachmann. Il portacolori della Bora Hansgrohe, che lo scorso anno si era aggiudicato l’edizione della Parigi-Nizza chiusasi anzitempo prima del lungo lockdown, si prende nuovamente il successo nella corsa del sole in maniera rocambolesca.
Il tedesco quest’anno ha approfittato delle due cadute occorse nella tappa conclusiva a Primoz Roglic, fino a quel momento il dominatore assoluto della Parigi-Nizza con ben 3 frazioni vinte e una maglia gialla scivolata via proprio in extremis: per lo sloveno questo colore, in terra francese, sembra diventato proprio un’autentica maledizione.
Tutto sembrava pronto per la vittoria finale del cannibale della Jumbo Visma, e invece nell’ottava tappa, l’ultima, è rimasto vittima di due cadute (l’ultima a 20 km dall’arrivo) che gli sono costate l’intera competizione.
Sul traguardo di Levens, epilogo di una frazione riscritta dai divieti per il Covid imposti dal Prefetto delle Alpes Maritimes, ridotta ad appena 93 km, è festa anche per Magnus Cort Nielsen (EF Education Nippo) che si aggiudica l’ultima volata in terra francese.