La notizia ha fatto il giro del mondo. la Vini Zabù, dopo la positività di Matteo De Bonis ha deciso di auto-sospendere la propria attività fino alla fine delle indagini; una misura preventiva che consente al team di Angelo Citracca e Luca Scinto di iniziare a scontare da subito la possibile sospensione che potrebbe essere comminata al team.
Una decisione molto rigida che, però, potrebbe essere decisiva per consentire al team toscano di essere al via del prossimo Giro d’Italia: attendere la decisione dell’UCI, infatti, vorrebbe dire andare incontro ad una possibile sospensione nel mese di maggio. Ma se il team avesse già scontato, almeno in parte la sanzione ecco che a maggio potrebbe già tornare regolarmente in gruppo.
“Abbiamo deciso che non gareggeremo finchè non saranno concluse le indagini attualmente in corso. Siamo consapevoli che così facendo ci potrebbe essere anche il rischio di non partecipare al Giro d’Italia ma allo stesso tempo ci siamo attivati con l’UCI per fornire tutte le prove in nostro possesso per dimostrare la nostra estraneità. Noi dobbiamo rendere conto solo ed esclusivamente all’ UCI e quindi non devo dare risposte a MPCC che annovera tra le sue file dei team che hanno un passato anche più burrascoso del nostro. Noi paghiamo il Passaporto Biologico all’UCI, non a MPCC, quindi la loro intrusione non ha alcun senso. Stiamo solo provando a dimostrare che il nostro team non c’entra nulla con questo caso” ha chiarito il team manager Angelo Citracca.