Sarà una domenica calda per le prove dei titoli nazionali, nel nostro paese la gara che assegnerà la nuova maglia di campione nazionale italiano professionisti si snoderà sul percorso dell’ultimo campionato del mondo di Imola. I corridori prenderanno il via da Bellaria Igea Marina per concludere la prova dopo 225 km nel centro di Imola; Cima Gallisterna ( lunga 2.7 km con punte al 14%) – da ripetersi per tre volte – e Cima Mazzolano (lunga 2.8km con punte del 13%) saranno le principali difficoltà altimetriche, per un dislivello complessivo di 3.100 metri.
Dall’ultimo passaggio su cima gallisterna mancheranno poco più di una decina di chilometri per giungere ad Imola, perlopiù discesa e tratti di pianura che immetteranno la corsa nel rettilineo finale. SI tratta di un percorso esigente dove si può fare selezione sulle difficoltà principali, non è escluso comunque un arrivo di gruppo ristretto o di un uomo solo così come successo nell’ultima prova iridata vinta dal francese Alaphilippe. Saranno corridori di fondo abituati a tenere su strappi con pendenza in doppia cifra a fare la differenza , tra i nostri azzurri, chi ha fatto meglio nell’ultima prova iridata è Damiano Caruso, concluse la corsa di Ottobre in decima posizione. Proviamo ad indicare dieci nomi che sicuramente vedremo nella parte finale di gara a giocarsi una maglia tricolore che verrà indossata da colui che passerà per primo sotto lo striscione di arrivo e che sfoggerà per un anno intero.
DAMIANO CARUSO: Partiamo dal siciliano che dopo aver corso il giro da assoluto protagonista, ha deciso di staccare la spina dalle competizioni e ritirarsi in altura per preparare il suo secondo blocco di stagione. Torna alle gare proprio al campionato italiano, come detto è stato il miglior azzurro all’ultimo campionato del mondo 2020; conosce bene il percorso, conosce bene il suo corpo, conosce bene il suo stato di forma. Dovra pero arrivare da solo o con poche unità per ambire ad un successo che coronerebbe una già straordinaria stagione.
ALBERTO BETTIOL: il percorso sembra calzare a pennello al Toscano di Poggibonsi, un mix tra i muri delle Fiandre (vinto nel 2019) e le colline pavesi che ha trovato nella sua vittoriosa tappa di Stradella qualche settimana fa al Giro. Puo aspettare lo sprint ristretto o arrivare in solitaria così come ci ha abituato nelle sue piu recenti vittorie.
DIEGO ULISSI: La condizione è in crescita per il toscano, ha rispolverato la vittoria nel recente giro di Slovenia, anche lui adattissimo sugli strappi duri e selettivi, può anche giocarsi la carta della volta.
GIANNI MOSCON: Non ha partecipato a nessuna corsa dopo il Giro, è salito in altura insieme a Filippo Ganna, dovrà necessariamente anticipare il gruppetto, magari con un’azione tra le due salite o nelle discese.
SONNY COLBRELLI: Per le ruote veloci, l’unico pretendente che potrà reggere su questi strappi è il bresciano, con la condizione che ha fatto vedere al Giro di Svizzera (una vittoria e tre secondi posti) entra di diritto nei super favoriti della prova. Puo rimanere sulle ruote e attendere tranquillamente un epilogo allo sprint.
VINCENZO NIBALI: Da vincenzo possiamo aspettarci di tutto, il suo nome nelle ultime settimane però è stato accostato più ai suoi mancati successi e le vicende di mercato che alla sua forma, molti sono i punti interrogativi attorno al corridore, il vincenzo di tre o quattro anni fa sarebbe stato l’uomo da battere ora dovrà capire se potrà essere protagonista negli ultimi chilometri di corsa
DOMENICO POZZOVIVO: Sembra aver smaltito i problemi fisici, la comprova è arrivata al giro di Svizzera chiuso in sesta posizione, ha dichiarato che il percorso non è però adattissimo alle sue caratteristiche. Conosciamo però la meticolosità con cui prepara ogni singolo appuntamento, non tirerà sicuramente i freni se gli si presenterà l’occasione, deve fare la differenza nelle percentuali più arcigne del Gallisterna.
GIULIO CICCONE: è rientrato alle competizioni in Francia alla Route d’Occitanie, ha concluso la quattro giorni in quinta posizione ritrovando così il giusto colpo di pedale. Un Ciccione in formato top su questo tipo di percorso avrebbe ambito ad una top 3. Deve inventarsi qualcosa di sorprendente per metter nel sacco i suoi avversari più temibili.
MATTEO SOBRERO: Va forte il 24enne di Alba, ha staccato da poco il successo nella specialità a Cronometro dei campionati nazionali battendo rivali del calibro di Edoardo Affini e Filippo Ganna. Tiene bene in salita, lo dimostra il podio ottenuto al Giro di Slovenia qualche settimana passata, è uno degli outsider su cui diffidare di più.
MATTIA CATTANEO: Un altro outsider di tutto rispetto è il ragazzo nativo di Alzano Lombardo, ha un ottima condizione evidenziata soprattutto nelle recenti apparizioni a cui ha preso parte. Terzo nella cronometro di Venerdì, se dovesse riuscire a scollinare nelle prime posizioni le salite potrà tentare un azione solitaria mente tutti gli altri si marcano.