Ordine d’arrivo:
1° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) 3h33’45”
2° Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) a 2″
3° Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
4° Enric Mas (Movistar) a 13″
5° Dan Martin (Israel Start Up Nation) a 24″
6° Sepp Kuss (Jumbo Visma) a 30″
7° Sergio Higuita (EF Education Nippo) a 33″
8° Ben O’Connor (Ag2r Citroen) a 34″
9° Wilco Kelderman (Bora Hansgrohe)
10° Alejandro Valverde (Movistar) a 40″
Classifica generale:
1° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2° Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) a 5’45”
3° Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) a 5’51”
4° Ben O’Connor (Ag2r Citroen) a 8’18”
5° Wilco Kelderman (Bora Hansgrohe) a 8’50”
6° Enric Mas (Movistar) a 10’11”
7° Alexey Lutsenko (Astana Premier Tech) a 11’22”
8° Guillaume Martin (Cofidis) a 12’46”
9° Pello Bilbao (Bahrain Victorious) a 13’48”
10° David Gaudu (Groupama FDJ) a 18’42”
E’ un giallo sempre più splendente quello vestito da Tadej Pogacar, capace di realizzare una prestigiosa doppietta pirenaica: dopo il successo colto ieri sul Col du Portet, il capitano dell’UAE Team Emirates ha trionfato anche a Luz Ardiden, sede di arrivo della 18^ tappa del Tour de France (129,7 km, partenza da Pau e scalata del Col du Tourmalet a metà percorso).
Lo sloveno ha affondato un attacco ai -3,1 km, portandosi in scia solo Jonas Vingegaard e Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers) ed Enric Mas (Movistar); il quintetto, giunto nell’ultimo chilometro, ha dato vita a una manciata di tentativi di allungo, fino a quando il capitano dell’UAE Team Emirates ha accelerato decisamente a 300 metri dal traguardo e, non trovando replica alcuna da parte degli avversari, si è involato verso il secondo successo di tappa in due giorni (+2” su Vingegaard), terzo in questo Tour: Pogačar è il primo corridore di sempre a vincere due frazioni consecutive con arrivo in salita vestendo la maglia gialla.
Pogacardopo l’arrivo ha detto: “Così come ieri, stavo bene anche oggi e sono molto contento di essere riuscito a vincere ancora. Mi sono sempre divertito ad andare in bicicletta, sin da quando ho iniziato a praticare il ciclismo, e quindi per me è come un gioco.
La tappa è stata molto dura, già sul Tourmalet il passo era alto e mi sono messo tranquillo a ruota, concentrato e in attesa dell’ultima salita, dove ho dato il massimo.
Per quanto riguarda la cronometro di sabato, posso dire che le prove contro il tempo sono una disciplina nella quale mi sono sempre espresso al meglio, ma è anche vero che può capitare di avere una giornata negativa: ho comunque un buon vantaggio in classifica, sono fiducioso”.