Il Consiglio Federale che ieri ha celebrato la conclusione del primo anno di presidenza Dagnoni ha riservato non poche sorprese e, soprattutto, ha sancito una clamorosa spaccatura all’interno della “squadra di governo” della FCI.
BILANCIO DISCUSSO – Sul tavolo, insieme alle altre questioni, c’era l’approvazione del bilancio preventivo della FCI per la stagione 2022, la prima di effettiva gestione da parte del dirigente lombardo dopo che nel 2021 si è vissuto sulla scia di quanto si era costruito negli anni precedenti.
E sulla prima decisione riguardante la gestione delle risorse federali il presidente Cordiano Dagnoni ha dovuto incassare il voto contrario di tre componenti del Consiglio Federale, tra cui due vice-presidenti, preoccupati dalla forte spesa di cui si sarebbe incaricata la FCI e che andrebbe ad erodere le somme accantonate negli ultimi anni della gestione Di Rocco.
LO STIPENDIO DEL PRESIDENTE – Tra le domande che sono state poste al Presidente Dagnoni durante il Consiglio Federale ci sarebbe stata anche la richiesta di conoscere i dettagli circa la voce, che circola ormai da diversi giorni, secondo la quale il Presidente della FCI sarebbe prossimo ad aumentare considerevolmente la propria indennità. Il numero uno della FCI avrebbe ribadito che si tratta di una decisione del CONI che andrebbe ad aggiungere risorse rispetto a quelle già stanziate in favore dell’attività federale.
Restano comunque i riflettori puntati anche su questa vicenda dal momento che in campagna elettorale Cordiano Dagnoni, tra le proprie promesse, aveva previsto di mettere a disposizione la propria indennità in favore del movimento di base.