Avevo 5 anni quando mio padre mi regalò la prima bici da corsa. Era una “Spezzotto” blu. Ho trascorso la mia infanzia e adolescenza a correre fino all’età di 20 anni quando decisi di “appenderla al chiodo” dopo l’ultimo anno trascorso con la maglia della gloriosa Trevigiani. Dopo pochi mesi, rispolverato il mio diploma da ragioniere, riuscii ad entrare in Banca, era l’altro sogno nel cassetto se non avessi fatto il ciclista.
Da lì ho iniziato la mia escalation e dopo otto anni ho deciso di fare il passo, lasciando quel lido sicuro per diventare Promotore Finanziario, oggi consulente per una primaria Private Bank. Sono stati 18 anni intensi, volati, pieni di ostacoli continui ma con enormi soddisfazioni. Sono punto di riferimento per tante famiglie e aziende, un lavoro che mi gratifica.
Oggi, vorrei mettere a disposizione il mio bagaglio professionale per tutti quei ragazzi che diventano professionisti molto giovani, ottengono contratti importanti ma non hanno una adeguata preparazione per affrontare una vera pianificazione finanziaria. Siamo entrati nel periodo delle Classiche. Dalla Strade Bianche alla Milano-Sanremo: se non si hanno basi solide, se non si è fatta una preparazione invernale mirata, di certo non si potrà essere pronti per affrontare il mitico Poggio di Sanremo dopo 300 km. Così funziona anche nei patrimoni: se non si hanno fondamenta importanti si rischia di “saltare”! In bocca al lupo ragazzi, buona Sanremo!
Clicca qui per scoprire di più su Giandomenico Santarossa