La volata di ieri ha visto sfidarsi a colpi di watt due extraterrestri, Biniam Girmay e Mathieu Van der Poel, le due star del ciclismo moderno hanno praticamente creato un solco tra loro e il resto del gruppo, distante alcuni metri, alle loro spalle a regolare la volata degli “umani” ci ha pensato Vincenze Albanese.
26 anni ancora da compiere ,nonostante ancora la sua giovane età, il ragazzo campano festeggia la sua settima stagione tra i professionisti. Passato nel mondo dei grandi con la famiglia dei Reverberi, solo con il trasferimento alla Eolo-Kometa dello scorso anno sembra aver trovato l’ambiente ideale per poter crescre ed esprimersi con efficacia. È ancora alla ricerca della sua prima affermazione nei pro, sono continui però i segnali di crescita e di prestazione, il podio di ieri suggella il lavoro svolto fino ad oggi.
Queste le sue parole al termine della tappa “la prima parte è stata piuttosto facile, la fuga dei tre era sotto controllo, le squadre di Van Der Poel e Girmay hanno tenuto la gara chiusa, poi la seconda parte è stata piuttosto movimentata. Ero tra i trenta corridori davanti e sapevo di essere tra i più veloci perché i velocisti puri erano stati eliminati. Nello sprint, Girmay e Van Der Poel sono più forti di me, ma questo terzo posto mi fa davvero bene”.
A Marzo ha concluso con un’eccellente 11° posto la Milano-Sanremo (migliore degli italani), l’anno precendere si è portato a casa la maglia verde dei GPM alla Tirreno Adriatico ha comprova della sua versatilità. Dotato di un’ottimo spunto veloce, nasce difatti come velocista puro negli anni ha migliorato molto l’endurance, oltre alla capacità di scollinare in testa sugli strappi brevi. Possiamo puntare su di lui? Si, il futuro, ma direi anche il presente sembra tracciato!