Iscritti: 189 Partiti: 170 Arrivati: 40
Tempo: 2h48’17” 116 km Media: 41,359 km/h
Ordine d’arrivo:
1° Luca Amadio (Unipolglass)
2° Giovanni Cuccarolo (Rap. Veneto)
3° Luca Paletti (Team Paletti)
4° Samuele Scappini (Fortebraccio)
5° Tomas Sivok (Franco Ballerini)
6° Matteo Valentini (Unipolglass)
7° Alessio Menghini (Team Tiepolo)
8° Mattia Di Felice (Uc Seanese)
9° Pietro Dapporto (Italia Nuova)
10° Alessandro Borgo (Work Service Speedy Bike)
Un’altra edizione di lusso per la Coppa Sportivi di Bagnolo, edizione n°52 organizzata dall’U.C. Seanese Corse del presidente Marco Fuochi e dal Comitato locale capitanato da Riccardo Corsi, ed ideale anteprima del Campionato Regionale della categoria in programma giovedì 2 Giugno in provincia di Pistoia con partenza da Uzzano ed arrivo in Piazza Giusti a Monsummano Terme.
Sul rettilineo di via Labriola a due passi dalla scultura del grande campione pratese del pedale Aldo Bini nella piazzetta a lui intitolata è stato il non ancora diciottenne Luca Amadio della UnipolGlass di Cesenatico ad imporsi a un gruppo di una ventina di corridori che si era riunito dopo il terzo ed ultimo passaggio dalla salita della Rocca. Per Amadio una bella soddisfazione in quanto l’atleta di Coriano non aveva ancora ottenuto un piazzamento nei primi cinque nel corso della stagione.
Ai posti d’onore si sono classificati Cuccarolo e Paletti, mentre il primo toscano verace è risultato Frius giunto tredicesimo. Lo slovacco Sivok che corre per il team pistoiese Franco Ballerini ha conseguito il 5° posto, mentre l’abruzzese De Felice portacolori della società organizzatrice è terminato ottavo. Da segnalare che altri due compagni di squadra del vincitore sono giunti in sesta e undicesima posizione.
La gara di Bagnolo (ritrovo al Circolo Gelli di via Montalese) che ha ricordato tanti personaggi che ebbero una parte importante nella sua crescita ad iniziare dal suo fondatore Martino Martini, si è svolta su 12 giri di km 7,600 lungo le strade della zona industriale, più tre giri del circuito di km 8,300 con la breve ma dura salita della Rocca di Montemurlo. Nei primi 90 chilometri interamente pianeggianti si sono registrati alcuni tentativi di fuga ma nessuno di una certa consistenza e la corsa è rimasta “bloccata” anche perché il pensiero di molti era ai tre passaggi dalla Rocca. E infatti già la prima volta la selezione è stata evidente e nel finale un quintetto ha cercato la soluzione ristretta. Il gruppo degli inseguitori ha però reagito ed il plotone di testa si è infoltito con il perentorio guizzo di Amadio.