Il 2020 non è stato un anno come tutti gli altri, iniziò tutto con la pandemia e le sue restrizioni che portarono allo stop forzato della stagione in corso, per la prima volta nella sua storia anche il Giro d’Italia ha dovuto ricollocarsi nel mese di Ottobre. Per T. Geoghegan Hart, il 2020 è stata un’annata inaspettata, l’allora 25enne con un duello finale al cardiopalma riuscì a sfilare la maglia rosa dalle spalle del suo rivale Hidley e acciuffare la vittoria della corsa rosa. Partito a quel Giro con i compiti di gregariato, il capitano designato della spedizione rosa era inizialmente il più quotato Geraint Thomas ma a seguito del ritiro del gallese, man mano che i giorni passarono il londinese conquistò i gradi di leader. Da quella sorprendente vittoria però, il ragazzo in forza alla Ineos non è più riuscito a dare prova delle capacità fisiche viste in quell’occasione. Il trofeo più che lanciarlo nel mondo dei grandi sembra averlo fatto sprofondare in un anonimato spaventoso, proviamo a capire come mai a distanza di quasi due anni non si è ancora ritrovato, si infittiscono sempre più i misteri dietro alla sua figura…
2021 da dimenticare, 2022 come speranza ma..: il team decise di non schierarlo alla partenza del Giro 2021 (vinto nell’occasione dal suo compagno di squadra Bernal) ma di portarlo direttamente al Tour ( sua prima partecipazione). L’affluenza di leader però in casa Ineos crea un effetto ad imbuto per il britannico che fa una fatica tremenda a trovare spazio, scivolando velocemente nelle gerarchie di squadra a discapito di un Carapaz che concluse poi la corsa al terzo posto finale. Sessantesimo fu il suo posizionamento finale. Il resto della stagione è un continuo susseguirsi di ritiri (Parigi Nizza – Giro dei paesi Baschi e altre corse di un giorno lungo il finale di stagione ); stagione da dimenticare..
Si apre il 2022 senza nessun acuti e glorie, arriviamo velocemente a questo giro del delfinato appena terminato che lo ha visto chiudere con una discreta ottava piazza. Sarà della partita per il Tour in partenza tra qualche settimana e con quali compiti?
Squadra: In casa Ineos è difficile emergere e confermarsi: Carapaz, Bernal, Thomas, Porte, D. Martinez, Sivakov, Adam Yates. Tutti ottimi corridori che possono ambire a costruire ognuno una propria classifica, potrebbe essere questo continuo sgomitamento che non lascia sereno il britannico? sembra essere più indicato una partecipazione al Giro/Vuelta rispetto alla Grande Boucle più esigente.
Rivali del Giro 2020: come stanno andando i suoi diretti avversari di quel Giro 2020?
Il suo principale avversario Jay Hindley quest’anno si è preso la rivincita andando finalmente a riscattare quel giro perso per un inezia. Wilko Kelderman che concluse terzo, non ha più le ambizioni di una vittoria in una gara di tre settimane ma anche quest’anno al Giro ha dato battaglia sulle vette mitiche e ha supportato il suo capitano, oltre ad avere concluso con un soddisfacente quinto posto il Tour dello scorso anno. Il portoghese Joao Almeida che arrivò quarto è sempre rimasto attaccato ai big nel 2022, solo il covid quest’anno lo ha estromesso da un possibile podio finale. Pello Bilbao che chiuse in quinta posizione, è sempre passato per il Giro ottenendo delle ottime prestazioni sia personali che in supporto al team.
Non si vince un Giro per caso?
Difatti lo spostamento ad Ottobre con una stagione che di solito si correva in 9 mesi ha facilitato si quei ragazzi più giovani e freschi che non avevano bisogno di lunghi periodi di preparazione, a dare però peso alla sua vittoria c’è la prestazione di Hindley al Giro di quest’anno, l’australiano a distanza di due anni è riuscito a fare uno step nella sua carriera di atleta, confermandosi e addirittura migliorando rispetto al 2020 .
Meteora o Campione? Aspettiamo a dare sentenze affrettate, diamogli il tempo di ritrovare la corsa giusta con cui ripartire a vincere, Vuelta 2022 o Giro 2023?