L’annuncio di qualche giorno fà attraverso un lungo post sui suoi profili social: “ho deciso che il 2022 sarà il mio ultimo anno come ciclista professionista”, la farfalla di Maastricht metterà definitivamente la parola FINE alla sua decennale carriera nel mondo delle due ruote. Questa volta non sembra prospettarsi un periodo di “pausa” così come successo all’inizio del 2021, quando a seguito di un burnout mentale decise di autosospendersi dalle competizioni, compreso lo stipendio, per un periodo di cinque mesi.
Così come comunicato via instagram, le motivazioni che si celavano dietro il suo coming back dello scorso anno avevano un nome ben preciso: Olimpiadi di Tokyo. La sua ultima occasione per conquistare l’oro olimpico nella specialità della cronometro. Con grande sorpresa in quell’occasione riuscì ad ottenere un prestigioso secondo posto alle spalle del suo compagno di team Primoz Roglic, bissando l’argento di cinque anni prima ( Olimpiadi di Rio 2016). “La medaglia d’argento dell’anno scorso è stato il miglior acuto, sono molto orgoglioso di quella performance, ma se occasionalmente è andata cosi bene, spesso soprattutto quest’anno è stato un cammino difficile, in cui il mio corpo si sentiva e si sente tutt’ora stanco“ sentenzia così il trentaduenne portacolori della Jumbo-Visma, cosa potrà raccogliere ancora in questo scorcio finale di stagione?
L’obiettivo più praticabile e percorribile per i carichi di allenamento a cui si dovrà sottoporre è la prova contro il tempo ai prossimi campionati del mondo che si svolgeranno nel mese di Ottobre in Australia (già vincitore della maglia iridata nel 2017). Un ritorno al suo glorioso vecchio amore per lasciare in bellezza il mondo che così tanto ha amato.
Prima di congedare Tom, vogliamo lasciarvi con le sue tre più belle prestazioni, sperando che la lista possa comunque aggiornarsi da qui al 31 Dicembre, quale ultimo giorno di attività agonistica.
3) 2018: potremmo definirlo l’anno della regolarità per il ragazzo, riesce a piazzarsi al secondo posto sia al Giro (vinto da Chris Froome) che al Tour (vinto da Geraint Thomas) nessun altro corridore è riuscito ad ottenere questo particolare primato nel nuovo millennio.
2) Le crono: Campione del mondo Bergen 2017 – Argento Rio 2016/Tokyo 2022. Non potevamo non inserire le due medaglie d’argento e la maglia iridata nella sua specialità.
1) Giro d’Italia 2017: L’anno della consacrazione e la vittoria più prestigiosa della sua carriera. Per un corridore delle sue caratteristiche infatti non era scontato riuscire ad imporsi in una gara di tre settimane. Con grande acume tattico riesce a gestirsi splendidamente nelle lunghe salite e guadagnare sui diretti avversari nelle prove contro il tempo e negli arrivi misti ( ottenne anche due vittorie di tappa, tra cui lo storico arrivo ad Oropa).