La mancata condivisione di incarichi e obiettivi non lasciava spazio a dubbi già dopo le Olimpiadi di Tokyo. In tanti non ci credevano, altri speravano non fosse vero ma oggi, a distanza di quasi un anno dalla prima grave frattura tra la gestione Dagnoni e l’allora CT Davide Cassani, si è consumato un altro triste capitolo per il ciclismo giovanile italiano.
Il Giro d’Italia Under 23 non sarà organizzato dal gruppo composto da Marco Selleri, Marco Pavarini e Davide Cassani. La notizia si sapeva da tempo, visto il mancato rinnovo degli accordi in scadenza quest’anno tra FCI e società organizzatrice e visti i primi sondaggi già effettuati, senza successo, dai dirigenti federali con altri possibili organizzatori.
A Davide Cassani è bastato un post su Facebook, dopo le pesanti dichiarazioni di Selleri e Pavarini, per scaricare definitivamente il rilancio del Giro d’Italia U23 che lo ha visto impegnato in prima fila negli ultimi anni. Poche righe che evidenziano tutta l’amarezza dell’ex CT per essersi speso in questi anni per un progetto oggi arrivato al capolinea.
Per sapere se la FCI troverà qualcuno in grado di prendere in mano l’eredità lasciata da Selleri and Co c’è tempo, resta però la fine di un’altra era per il Giro Baby. Manifestazione fondamentale per la crescita del movimento italiano morta e risorta più volte negli ultimi 20 anni, che in questa fase, forse, avrebbe meritato più rispetto e fiducia nei confronti di chi l’ha portata avanti sin qui.