Il Presidente Cordiano Dagnoni non ha ancora fatto chiarezza sui 106mila euro e sui rapporti relativi alle provvigioni e con la Reiwa Management. Intanto altri nuvoloni neri si stanno addensando sul cielo della FCI.
VERDE COME L’IRLANDA – Il colore di sfondo rimane sempre il verde ma dall’Irlanda si passa, questa volta, alla Lombardia e, in particolare al settore amatoriale lombardo, da dove proviene il Consigliere Nazionale Gianantonio Crisafulli e dove si muove, con una certa disinvoltura, Gianluca Londoni. Consigliere Regionale del Comitato Lombardo, nonchè addetto alle segreterie di diversi appuntamenti amatoriali e, allo stesso tempo, Master 6, Londoni è un autentico recordman di presenze alle manifestazioni lombarde, di copyright sugli ordini d’arrivo e nel percorrere chilometri.
La specialità di Londoni, uomo di fiducia di Cordiano Dagnoni e braccio operativo di Gianantonio Crisafulli, sembra essere quella di presenziare alle manifestazioni amatoriali lombarde nella triplice veste di partecipante, rappresentante della FCI Lombardia e in qualità di segretario di corsa. Sarebbe questo ciò che emerge dai documenti in possesso della redazione di ciclismoweb.net.
LOMBARDIA: IL CASO RIMBORSI – Aldilà della curiosità che suscita la presenza di un concorrente all’interno della segreteria di corsa, ad attirare maggiormente l’attenzione sono i rimborsi che Londoni avrebbe ricevuto in questo ultimo biennio dal Comitato Regionale della Lombardia condotto dal Presidente Stefano Pedrinazzi con vice Christian Dagnoni, fratello del Presidentissimo Cordiano.
Londoni, infatti, per essere presente alle gare amatoriali avrebbe emesso sistematicamente nei confronti del Comitato Lombardo delle richieste di rimborso spese in qualità di Consigliere Regionale. Rimborsi che, da prassi interna al comitato lombardo come in altri comitati, dovrebbero essere dovuti solo quando il consigliere (o gli altri componenti del direttivo) intervengono in una manifestazione per rappresentare ufficialmente il Comitato e la FCI. Stiamo parlando quindi di eventi dove devono essere consegnati titoli o dove siano presenti rappresentative regionali e via così.
Londoni, invece, alle corse amatoriali sarebbe presente prima di tutto come addetto alla segreteria, attività per la quale sarebbe previsto anche un compenso da parte degli organizzatori, e poi come atleta dal momento che compare non solo nell’elenco partenti ma anche negli ordini d’arrivo di diverse prove.
Nonostante questo doppio interesse, dunque, Londoni sarebbe riuscito in almeno una trentina di casi a farsi rimborsare le spese di trasferta direttamente dal Comitato Regionale. Davvero niente male per un dirigente, sulla carta volontario, della FCI Lombardia.
CHILOMETRI SU CHILOMETRI – Non finisce qui però. Infatti nelle richieste di rimborso presentate da Londoni anche il conteggio dei chilometri non torna.
240 chilometri sarebbe la distanza percorsa dal Consigliere Londoni per recarsi a gareggiare, ad esempio, alla gara di Arcore del 2 maggio 2021. Peccato che tra Monza, punto di partenza del Londoni, e Arcore vi siano appena 11 chilometri di distanza.
Insomma, più di qualcosa nei conti del Consigliere Londoni sembrerebbe non quadrare ma nonostante questo nessuno, dal Presidente Pedrinazzi sino ad Andrea Capelli, Responsabile della Commissione Amatoriale Nazionale che per quasi un anno è stato anche Presidente della SAR Lombardia, sembra essersi accorto delle spese e delle attività di Londoni.
Una situazione che, stando a quanto riferiscono i ben informati, ricalcherebbe l’andamento già inaugurato con la gestione di Cordiano Dagnoni nel precedente quadriennio quando l’odierno consigliere Londoni era allora responsabile del settore amatoriale.
Non certo un bel vedere per la FCI nella regione più ciclistica d’Italia e con la maggior presenza in Consiglio Federale anche se, ne siamo sicuri, anche questa volta sarà avvenuto tutto per errore.