Il Record dell’Ora è, senza alcun dubbio, paragonabile ad una fuga, una fuga verso il Mito.
E’ tempo di Record, è il Tempo di Ganna, è tempo soprattutto di metter da parte sterili polemiche e lasciar parlare le ruote ed i chilometri. Abbiamo già raccontato, in un precedente articolo, alcune curiosità ed abbiamo, così, commentato alcune statistiche desumibili dall’albo d’oro; ma ora vogliamo osare di più. Proveremo a confrontare le prestazioni ed i Primati dell’ora delle varie epoche, ben consapevoli delle differenti condizioni (tecniche ed umane) in cui furono conseguiti. Differenze connessi – come ovvio – al tempo storico che caratterizzò le più che oggettive differenze del “mezzo tecnico” ma anche delle pratiche di allenamento che si sono evolute diventando sempre più specializzati.
Per poter procedere all’ambizioso tentativo di analisi delle prestazioni e, quindi, dei primati stessi, il primo limite in cui ci siamo imbattuti è legata alla scelta degli atleti. Obiettivo è stato quello di selezionare atleti e primatisti dell’ora tali da poter esprimere risultati credibili ed efficaci. Per tale motivo, abbiamo così scelto di confrontare gli ultimi cinque Record ed altrettanti 5 atleti del passato; tra questi oltre quello di Boardman che, a nostro parere, rappresenta l’ultimo del secolo scorso (anche se conseguito ad ottobre del 2000), quelli di Merckx; Baldini Anquetil e Coppi.
La prima domanda cui abbiamo provato a dare una risposta è: per correre e magari conquistare un record dell’ora gli atleti devono essere degli Specialisti (Cronoman)?
La risposta è più che pleonastica e certamente confortata dai “numeri” esposti nella precedente tabella: tutti gli atleti oggetto dell’analisi presentano una numerosità di gare a cronometro (Time Trail) tale da caratterizzarli come Cronoman. Tra tutti, sono Eddy Merckx e Jacques Anquetil quelli che hanno corso il numero maggiore di gare a cronometro, rispettivamente 119 e 99 “Time Trial”. Tra i due, però, il francese è quello che conquistò più podi (86) nella specialità.
Un altro fattore che ci ha incuriosito fa riferimento all’età degli atleti (il dubbio che vorremmo chiarire è se il Record dell’Ora sia o meno un primato come dire di “fine carriera”), la risposta – dal quadro sinottico – è negativa: gli atleti selezionati hanno, difatti, un età media di 27 anni, quindi lontana ancora dal tramonto atletico. Il più giovane, ancora una volta, Anquetil, il più vecchio invece è Bradley Wiggins (35 anni).
Tralasciando i fattori connessi all’avanzamento della tecnologia e, quindi, all’uso di biciclette via via sempre più avveniristiche e performanti, un ulteriore quesito che ci siamo posti è connesso alle distanze delle gare a cronometro che negli anni sono diventate sempre più corte. Infatti, i record di Baldini, Anquetil e Coppi sono inferiori al numero medio di Km percorsi nelle gare della disciplina a cronometro e questo scrto tende a ridursi proporzionalmente al tempo, all’anno in cui fu conquistato il Record.
Questi, sono alcuni dei quesiti cui abbiamo voluto provare a dare risposte; ma, allora, il nostro Filippo GANNA, che il prossimo 8 ottobre sulla pista svizzera (del Canton Soletta a voler essere precisi ndR) di Grenchen tenterà l’assalto all’Ora, quali “numeri” ha?
Dal confronto con i precedenti detentori del Record appare evidente che dal punto di vista strettamente anagrafico TopGanna è certamente in linea con gli altri atleti e primatisti; con i suoi 26 anni di età approccerà la gara al di sotto dell’età media. Per quanto riguarda il numero di gare disputate, Filippo ad oggi ne ha corse 49, ma rispetto ai “solo” sette anni di carriera non è certamente poco. Certo è che l’evoluzione dei chilometraggi di queste gare e quindi della consequenziale riduzione dei Km medi, il piemontese non ha mai disputato gare con un chilometraggio superiore al record attualmente detenuto dal “suo” ingegnere collaudatore (Dan Bigham).
Tra i tanti fattori presi in considerazione dall’analisi fin qui presentata, il Palmarès di Filippo è quello che di certo colpisce più di tutto. Con 21 medaglie d’oro, 5 d’argento e 3 di bronzo, Ganna è un campione che ha inanellato successi dietro successi: quasi il 60% delle gare a cronometro disputate sono state poi conquistate da Filippo.
Ha, così, gli auspici dei numeri l’italiano; certo la statistica è una disciplina strana perché da fatti certi si giunge a conclusioni incerte… nessuna previsione, allora, ma i migliori e i più sentiti in bocca a lupo vanno indirizzati a Filippo che, ricurvo sulla sua Pinarello, spingerà certamente forte per quella mitica Ora. A noi non rimane altro che sperare che saranno più di 55,548 i chilometri che percorrerà, e magari molti di più.