Siamo alla fine di un’altra stagione. Dopo aver assegnato le maglie iridate è tempo di verdetti, classifiche e premiazioni. Non è mai facile dire chi sia veramente il più forte in corsa e, certo, non è migliore il compito di chi deve sancire chi sia stato o meno il protagonista dell’intera stagione. Per questo motivo si ricorre ai numeri, ai ranking e alle classifiche, che però, da sole, dicono ben poco.
Perchè il ciclismo non è una scienza esatta, non è materia da poter imbrigliare in alcune fredde caselle. Quello a due pedali è uno sport fatto di carne, di emozione, di sudore e di una serie di variabili infinite che si combinano, attimo dopo attimo, sino a tracciare la strada del successo solo per uno dei tanti pretendenti.
Puoi essere il miglior Van Aert sul percorso che sembra disegnato apposta per te, ma se sulla tua strada c’è un Evenepoel scatenato la volata non arriverà mai.
Ebbene, consapevoli di questo, nello stilare il numero di ottobre di Cycle Italia abbiamo deciso di dare vita anche ad una classifica diversa dalle solite, basata sulle risposte dei Social Network. Perchè il ciclismo moderno è fatto anche di “like” e, piaccia o meno, in questo modo i tifosi possono dire la loro e aiutarci a capire chi ha vinto davvero nel loro cuore e nelle loro preferenze.
Il ciclismo è bello anche per questo, perchè mai nessuno degli appassionati potrà mai salire in ammiraglia a dettare le tattiche, ma il giorno dopo tutti ne possono parlare, al bar o sui social network, sognando di poter dare le indicazioni giuste o la spinta vincente al proprio campione.
Cycle Italia di ottobre è pronto, scaricalo subito gratuitamente e inizia a sfogliarlo!