Il mondo delle biciclette da corsa è molto vario, numerosi, infatti, sono i produttori di “specialissime” e molti di questi scelgono di sponsorizzare il mondo delle gare ed, in particolare, alcuni Team professionistici.
A fine 2022 abbiamo voluto misurare il comportamento proprio dei produttori di bici, cercando di portare a sintesi alcune considerazioni circa la resa degli investimenti in termini di vittorie. Certo, quest’analisi, non vuole esprimere un giudizio di valore ne tecnico né tantomeno di valore delle biciclette ma può aiutare comprendere in che modo gli imprenditori della bicicletta che investono nel mondo professionistico possano trarre vantaggio in termini di visibilità.
Ed allora, quale migliore vetrina può rappresentare la conquista di un Grande Giro? O magari di una Classica Monumento? L’analisi è stata declinata anche in termini geografici per rispondere alle numerose domande (e critiche al mercato globalizzato NdR) afferenti le diverse aree geografiche e quindi dei Continenti coinvolti dal movimento ciclistico ed alle due ruote.
28 MARCHI IN GARA – Nell’analisi di ciclismoweb.net abbiamo preso in considerazione i 28 produttori di bici che sponsorizzano le squadre ciclistiche nel panorama mondiale.
Alcuni produttori forniscono i propri prodotti di gamma alta a più squadre World Tour e Professional contemporaneamente: è il caso, ad esempio, della Specialized. La casa californiana fornisce le proprie specialissime a ben sette team diversi, seguita poi dalla Cannondale e dalla Lapierre che dotano ben quattro formazioni delle proprie bici. A seguire troviamo Canyon, De Rosa, Giant, Scott e Wilier con tre Team. Gli altri produttori, infine, sponsorizzano un solo Team ad eccezione di BH, Cervélo, Factor, Guerciotti, KTM, Merida, Pinarello e Ridley che dotano ciascuno due squadre.
Formule d’investimento importanti, e che naturalmente sono condizionate dal numero di atleti che compongono ciascuna rosa: il panorama professionistico presenta un numero medio complessivo di 15,6 atleti per team ma con importanti differenze. 31,6 sono gli atleti medi che compongono una squadra World Tour; 25,24 invece, per un ProTeam e 13,3 per una Continental. Ipotizzando, una fornitura di tre bici per atleta, è facile intuire l’entità dei costi e dei conseguenti investimenti per i produttori di bici da corsa che scelgono di sponsorizzare un team professionistico.
Ma, allora, posto come misura il numero di vittorie e, quindi, un’esposizione mediatica maggiore, quali sono i produttori che possono razionalmente immaginare di portare a reddito l’investimento della fornitura di bici per un team PRO?
Dalla tabella, è facile notare, che è Specialized con 121 vittorie, quella che raccoglie il maggior numero di successi; seguita da Canyon, Cervèlo e Pinarello con rispettivamente 64, 56 e 54 vittorie. Di contro, Argon 18 è quella che vince meno (1), preceduta nella classifica “inversa” da BH (2), Orbea (2) e Aurum (3).
Tra tutte, analizzando proprio le vittorie della casa di San Diego, si evince chiaramente che la bici dalla “S rossa” è risultata prima in gare sia nelle corse a tappe sia nelle prove di un giorno. Per la Specialized ci sono anche i campionati nazionali di Slovacchia, Polonia e Messico. Tra le più blasonate gare di un giorno (1.1, 1.Pro e 1.UWT), la Specialized è risultata prima alla Coppa Bernocchi, alla Liège-Bastogne-Liège, alla Milano – Torino ed alla Kuurne-Bruxelles–Kuurne; mentre tra le gare con codifica UCI 2.1, 2.2, 2.Pro e 2.UWT, le vittorie più rilevanti sono le quattro tappe alla Vuelta, le tre tappe al Giro d’Italia e le due frazioni del Tour de France e della Parigi Nizza.
QUALI STRATEGIE? – Infine, nel tentativo di provare ad individuare la strategia di espansione che i singoli produttori di bici adottano nel mercato delle specialissime, abbiamo parametrato le differenti formule di sponsorizzazioni al Continente di riferimento dei Team PRO. In questo modo si può misurare l’espansione degli investimenti nel mercato dell’area geografica di riferimento per ciascun Team.
Come evidenziato dal grafico a torta il mercato è ancora per lo più centralizzato nel vecchio continente, a fronte di un progressivo aumento di quello asiatico che doppia le quote di mercato dell’Americhe e del continente australiano. Il mondo commerciale delle due ruote africano, invece, è ancora troppo marginale.
I produttori di bici da corsa ben consapevoli di questo hanno, così, indirizzato i propri investimenti e le strategie commerciali in maniera più che eterogena. Dall’analisi condotta, è l’italianissima Wilier–Triestina di Rossano Veneto (Vi), l’azienda che ha adottato una strategia commerciale più espansiva diversificando gli investimenti non solo in Europa ma anche in Asia ed in America. WIlier sembra, però, ben ponderare i propri investimenti, sponsorizzando solo tre Team, uno di categoria World Tour e ben due squadre Continental. Con 55 atleti distribuiti tra le tre squadre, ha raccolto 21 vittorie; di queste, ben quattro sono state le vittorie in Campionati nazionali e precisamente in Kazakhstan, dove l’Astana ha conquistato la maglia di campione nazionale su strada e a cronometro, ma anche in Repubblica Ceca dove le maglie nazionali riportano il logo della Wilier sia nel mondo dei Professionisti che degli Under 23.