Gli slogan sono belli ma, alle chiacchiere, dovrebbero seguire i fatti. In Friuli Venezia Giulia si è consumato l’ennesimo schiaffo al mondo delle due ruote. Dagli esponenti della minoranza, infatti, era stato inserito un emendamento alla legge annuale di bilancio per creare un fondo di 500.000 euro da destinare all’installazione di segnaletica verticale in favore della sicurezza di chi va in bicicletta. Nonostante le parole di cordoglio per la recente morte di Davide Rebellin, però, l’amministrazione Fedriga ha bocciato la proposta: su certi argomenti, come la sicurezza stradale, a volte le ragioni della politica dovrebbero fare spazio a quelle del buon senso comune a tutte le parti. Questa volta non è stato così: “È stato bocciato l’emendamento presentato dal Gruppo consiliare regionale friulano del Patto per l’Autonomia, collegato alla Legge di stabilità 2023 che chiedeva alla Giunta Fedriga di concedere ai Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti un contributo per aumentare la sicurezza stradale, con particolare riguardo al traffico ciclistico”.
Lo fa sapere Giampaolo Bidoli, consigliere regionale autonomista che commenta: “La nostra era una proposta di buon senso, che inspiegabilmente il Centrodestra ha ritenuto opportuno non sostenere”.
“Il contributo, per una cifra complessiva di 500mila euro – spiega Bidoli -, sarebbe stato finalizzato all’installazione di segnaletica verticale volta a sensibilizzare gli utenti della strada al rispetto della distanza per la sicurezza dei ciclisti, spesso vittime di gravissimi incidenti. Secondo i numeri dell’osservatorio dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), che rielabora dati Aci-Istat, nei primi otto mesi del 2022 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade nell’immediatezza dell’incidente sono in tutto 105, tra cui 4 minori. A questi, si devono poi aggiungere i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane negli ospedali dopo il ricovero in seguito all’incidente”.
“Tra tanti emendamenti dei Gruppi di Maggioranza approvati – fa sapere ancora l’esponente delle Opposizioni -, persino per uno studio di fattibilità concernente la valorizzazione dei boschi e delle foreste come serbatoio di ossigeno, quasi un assalto alla diligenza viste le ingenti risorse disponibili per questa manovra finanziaria, pensavamo che il nostro emendamento venisse accolto”.
“L’intento – continua a rimarcare Bidoli – era quello di diffondere la cultura del rispetto delle regole della circolazione stradale dando maggiore tutela e sicurezza a chi utilizza la mobilità ciclistica, in modo anche da favorirne la sempre maggiore diffusione in un’ottica di sostenibilità. Evidentemente, alla Maggioranza non interessa abbastanza tutelare i ciclisti che ogni giorno percorrono le strade della nostra regione”.