La giustizia ha i suoi tempi, ormai abbiamo imparato a conoscerli. Ma quanto sta accadendo dopo la morte di Davide Rebellin sta assumendo le tinte dello scandalo.
L’autista del camion che ha investito e ucciso il campione vicentino, infatti, è ancora oggi a piede libero e senza essere stato raggiunto da alcun provvedimento; Wolfgang Rieke, 62enne tedesco, dopo l’incidente è fuggito in Germania evitando così l’arresto che sarebbe scattato dopo i primi accertamenti.
Il camionista, che lavora per un’impresa di spedizioni di proprietà del fratello, oggi è indagato dalla Procura di Vicenza per omicidio stradale e fuga. Null’altro. Alcun provvedimento è stato assunto nei suoi confronti e nemmeno il camion con cui ha ucciso Rebellin è mai stato posto sotto sequestro. Tutto questo sarebbe possibile perchè la legge tedesca non prevede alcuna misura.
Bisognerà quindi attendere la celebrazione del processo, per cui, verosimilmente, serviranno alcuni anni prima che Rieke possa essere dichiarato colpevole e sia tenuto a scontare l’eventuale pena che gli sarà comminata.
A confermarlo è stato l’avvocato italiano che lo rappresenta: “A quanto mi risulta” le parole di Andrea Nardin raccolte da Il Giornale di Vicenza “per adesso il mio assistito è e rimane solo indagato, senza alcuna misura”.
Considerando la gravità dell’accaduto e la risonanza mediatica che ha avuto la morte di Rebellin ci si attendeva la richiesta di un mandato di arresto europeo ma anchequell’atto, almeno finora, non è mai stato adottato. “Credo sia una possibilità ormai da escludere” ha aggiunto l’avvocato Nardin. “Posso solo dire che non ho notizie di provvedimenti a carico di Rieke”.
Potenzialmente, dunque, Rieke potrebbe continuare a guidare il proprio camion non solo in Germania ma anche sulle nostre strade… con buona pace di chi confida nella giustizia.