Non è da tutti potersi fregiare della sigla FCI. Non pensiate che basti una tessera, una carica o un impegno. Da ieri, a dirlo, è una missiva dell’Avv. Nuri Venturelli inviata a Silvio Martinello e pubblicata sul proprio account dall’ex candidato alla presidenza federale.
SILVIO MARTINELLO SEMPLICE TESSERATO – La FCI-Azienda che da poco più di un mese si è rifatta il look con il nuovo logo ha diffidato Silvio Martinello dall’utilizzare, sulla pagina dedicata all’impegno del Campione Olimpico in favore del rinnovamento della FCI, la dicitura “FCI”.
Non si tratta del profilo personale di Silvio Martinello bensì, come spiega l’ex professionista di una pagina “Aperta il 1 ottobre del 2020 in occasione dell’ufficializzazione della mia candidatura alla presidenza della Federciclismo per il corrente mandato, decidendo insieme al mio gruppo di lavoro di tenerlo comunque attivo nonostante abbia perduto l’assemblea del 21 febbraio 2021, e utilizzarlo per produrre quell’opposizione costruttiva di cui c’è un gran bisogno”.
Silvio Martinello nel proprio post ha già annunciato di aver chiesto a Facebook la modifica del titolo della pagina che diventerà “Silvio Martinello – semplice tesserato, pur essendo stato un campione” come etichettato dall’Avv. Venturelli ma la questione sull’attenzione posta dalla FCI ai social e al web rimane aperta.
SITI, PAGINE, PROFILI UFFICIALI FEDERALI: UFFICIALI O NO? – Chiarita la situazione della pagina di Silvio Martinello, l’Avv. Venturelli avrà diverso lavoro da svolgere nelle prossime settimane. Come evidenziato da un servizio pubblicato da Ciclismoweb.net nel gennaio 2021 (CLICCA QUI PER RILEGGERLO), infatti, la normativa federale che riguarda pagine social e siti web risale ad una direttiva del 2019 che prevedeva il divieto di utilizzare domini con dicitura “FCI” o “Federciclismo”. Una normativa completamente disattesa da quasi tutti i comitati regionali e provinciali che sono dotati di un sito internet e che, in questi anni, hanno fatto proliferare le relative pagine Facebook dai contenuti più disparati: tutti passibili, a questo punto, al pari di Silvio Martinello di una diffida dal legale della FCI.
Riguardo all’immagine della struttura federale, poi, è curioso notare come a più di un mese di distanza dalla presentazione del nuovo logo sui siti dei comitati regionali di Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Liguria e Campania compare ancora in bella evidenza il vecchio logo della FCI. E così è anche per molti Comitati Provinciali…
FACEBOOK A CHI? – Ma ancora oggi, in tema di social e web, a mancare sono un regolamento e un censimento di chi e come dovrebbe gestire questi strumenti federali a livello centrale e locale. E’ così che, scrivendo le parole “FCI” o “Federciclismo” sulla barra di ricerca di Facebook escono tantissimi risultati che sommano pagine attive, pagine abbandonate ormai da anni e pagine che poco hanno a che vedere con il ciclismo. Se poi si scorrono i contenuti pubblicati tra web e social i punti interrogativi si moltiplicano.
E’ il caso, ad esempio, della pagina “Federciclismo Treviso” che dovrebbe essere riconducibile al Comitato Provinciale della FCI di Treviso e dove si trovano oltre ai post legati all’attività provinciale anche una rassegna stampa realizzata in maniera più o meno clandestina e altri post anche particolarmente critici nei confronti del Comitato Regionale Veneto della stessa FCI.
In Lombardia, invece, il Consigliere Regionale Luca Londoni (si proprio lui, ve lo ricordate? CLICCA QUI per rileggere l’articolo) è il titolare da alcuni anni del portale amatorilombardia.it dove, con delibera del Comitato Regionale Lombardo, si raccolgono iscrizioni per gare amatoriali e dove è possibile addirittura pagare le quote di partecipazione alle gare con tanto di codice promozionale “Gianlucalond”. Sullo stesso portale sono pubblicati regolamenti, classifiche e documenti relativi all’attività amatoriale come se si trattasse di una sezione del sito del Comitato Regionale.
Insomma, in rete, la FCI-Azienda si presenta in maniera piuttosto confusa e disorganizzata, ovviamente la colpa è della pagina “Silvio Martinello FCI”, non fatevi ingannare, il Presidente della FCI non è lui, ma è un altro.