Prendete carta e penna e segnatevi questi dieci nomi di ragazzi che ruotano attorno alla soglia dei 23 anni e che sono pronti a diventare i nuovi campioni del circuito mondiale: si tratta di 10 ragazzi terribili che già corrono nel World Tour e che hanno le carte in regola per mettersi in luce già in questa stagione. Parliamo ovviamente di giovani outsider di lusso e per questo abbiamo escluso da questa lista, chi, pur rientrando in questa categoria, è già noto al circo mediatico grazie ai risultati ottenuti in questi anni: Evenepoel, Pidcock, Ayuso per citare i nomi più altisonanti. Di certo molti altri saranno quelli che avranno l’occasione di mettersi in luce in questo 2023 ma questi nomi non dovete assolutamente farveli sfuggire. E allora, siete pronti? Partiamo con il nostro giro del mondo…
- Jonathan Milan (ITA): Viene dalla pista il forte ragazzone friulano che approccia il suo terzo anno tra i professionisti, passato nel 2021 sotto i colori della Bahrain e proveniente dal Cycling Team Friuli, in questi anni ha alternato sapientemente la disciplina nei velodromi e nelle corse su strada. Dopo la prima stagione di apprendimento, l’anno appena terminato lo ha visto molto più a suo agio nel gruppo, con la sua corporatura imponente è negli sprint massivi che sfonderà le sue migliori qualità. Ha messo a segno tre vittorie nel world tour: Una tappa al recente Saudi Tour e due alla Cro Race 2022, in Arabia ha sopravanzato Groenewegen mentre in Croazia ha messo la sua ruota davanti a quella di Elia Viviani. Sarebbe riduttivo incasellare il friulano solo nella categoria degli sprinter, le qualità del ragazzo di Tolmezzo fuoriescono dal recinto delle volate, può spaziare dalle corse sul pavè (Fiandre, Gand, Roubaix) fino a Milano-Sanremo, questo 2023 sarà l’anno giusto per fare il vero salto in avanti.
- Thymen Arensman (NED): pochi ne parlano ma quest’anno il vero colpo di mercato lo ha messo a segno il team Ineos Grenadiers. Il 23enne olandese incarna le caratteristiche degli uomini a tappe moderni, alto e longilineo che tiene molto bene sulle lunghe salite ed è molto forte nelle corse contro il tempo (lo scorso anno chiuse in seconda posizione la cronometro finale di Verona nell’ultima giornata del Giro). Nel 2022 il ragazzo ha fatto intravedere dei numeri pazzeschi, ha preso parte sia a Giro che Vuelta, se per il primo è stato un adattamento alle tre settimane, chiuse comunque nella top 20 con due top 3 parziali, è alla Vuelta che ha sfoderato un’altra dimensione andando a segnare un sesto in classifica finale con annessa vittoria di tappa sull’arrivo impegnativo di Sierra Nevada. Al Giro di quest’anno sarà la spalla di Thomas ma se la strada dirà qualcos’altro chissà che le gerarchie possano cambiare in corso d’opera.
- Magnus Sheffield (USA): a solo vent’anni appartiene alle nuove leve del ciclismo moderno, con sorpresa lo scorso anno si impose nella semiclassica belga Freccia del Brabante, l’azione da solista è da manuale, forte sul passo e nelle prove a lancette, tiene bene anche sugli strappi più impervi, condito da un sprint già collaudato per quegli gli arrivi ristretti che ogni classica richiede. Ha già iniziato l’anno con grande stile andando vicino a salire sul podio al Tour Down Under, a riprova del fatto che può già competere anche sulle corse di 5/7 giorni. L’ex ciclocrossista ha in serbo qualche colpo speciale per questo anno appena partito.
- Hugo Page (FRA): arriva dalla Francia il classe 2001 capace già l’anno passato di mettersi in mostra grazie alla vetrina del giro del Delfinato quando pressoché sconosciuto ha inanellato due top 5 in arrivi a ranghi compatti. Senza nessun timore, si è lanciato in mezzo a giganti del calibro di Van Aert, Hayter e Boasson Hagen. Velocista atipico, regge piuttosto bene sui percorsi accidentati e scollina agevolmente anche sugli strappi a doppie cifre, la crescita esponenziale sta proseguendo in questo 2023 con una serie di ottime prestazioni, dall’Australia sono arrivati: un podio dietro Coquard e Bettiol nella quarta tappa del Tour Down Under e un secondo posto nella classica Cadel Evans Great Ocean.
- Andrea Piccolo (ITA): un avvicinamento al grande ciclismo piuttosto travagliato per il ragazzo magentino, lasciato a piedi dalla chiusura della Gazprom nel 2022, dopo alcuni mesi di transizione è alla Drone Hopper che ha potuto finalmente incollare di nuovo un dorsale, l’americana EF ha sbaragliato la concorrenza per accaparrarsi le gesta della nuova promessa italiana, decidendo di schierarlo fin da subito senza aspettare l’arrivo del 2023. In poco tempo il ventunenne ha chiuso al secondo posto la semi-classica spagnola Circuito Getxo alle spalle di Ayuso per poi arrivare alle gare di fine stagione e piazzarsi sul terzo gradino del podio alla coppa agostoni e in seconda posizione alla Japan Cup. L’attuale squadra potrà garantirgli un programma costante e di alto livello così da togliersi altre soddisfazioni lungo l’annata e dare un po ‘di speranza al movimento italiano ancora alla ricerca di un grande uomo da classiche.
- Quin Simmons (USA): il barbuto del gruppo con lo stile da Hippie degli anni 70, conferma una volta di più le enormi potenzialità in parte ancora nascoste, anno dopo anno sembra aggiungere un tassello in più verso la piena maturazione fisica e mentale. Corridore che ama faticare non si arrende di fronte alle difficoltà dei percorsi, completo e polivalente né lui né i suoi direttori sportivi sanno ancora quali sono i suoi limiti. Quest’anno ha subito timbrato il cartellino con la vittoria nella terza tappa della Vuelta San Juan con un’azione di forza da finisseur. Affascinato dalla storicità delle gare, lo scorso anno è arrivato settimo sul traguardo di Siena delle strade bianche, per poi presentarsi al Tour de France come supporto ai capitani. Quest’anno la Trek lo lascerà libero di tentare l’assalto in qualche bella classica.
- Leo Hayter (GBR): il più giovane dei fratelli Hayter è uno dei nepro più attesi per questo 2023, si ricongiunge con il fratello maggiore Ethan, anch’egli parte del team Ineos, così da formare una coppia di campioni. Leo approda nel mondo dei gradi con alle spalle la splendida vittoria del Giro d’Italia under 23, nel 2021 riesce a conquistare un’altra bella corsa della categoria: la Liegi-Bastogne-Liegi. Forte quindi sia sulle salite brevi che medio-lunghe, ha anche dalla sua la specialità delle prove contro le lancette (campione del mondo under 23 nel 2022). Essendo il primo anno, sarà sicuramente un anno di apprendimento e di valutazione per i successi, le doti da star sono però già ben evidenti.
- Arnaud De Lie (BEL): in solamente due anni di attività nel circuito del World Tour il velocista belga ha già collezionato 11 vittorie, di cui le ultime due nel mese di gennaio (Classica Comunitat Valenciana e alla prima tappa dell’Etoile de Besseges). Il ventenne nativo di Libramont fa parte del gruppo sportivo della Lotto-dstny che pur retrocedendo nelle professional garantirà l’accesso alle corse più importanti del calendario. Manca ancora la vittoria di sostanza ma fino ad oggi il team ha preferito schierarlo in corse minori per concedergli una prima fase di rodaggio. L’anno partito da poco però potrebbe consentirgli di invertire la tendenza , la Milano-Sanremo è stata già cerchiata in rossa seppur condivisa con l’altro capitano del team: Caleb Ewan.
- Mattias Skjelmose (DEN): il danese che segue le orme di Vingergaard sta già facendo vedere cose molto interessanti nelle sue prime stagioni da pro. corridore da corse a tappe, molto forte anche nelle prove a cronometro lo scorso anno si è imposto nelle breve gara a tappe del Giro del Lussemburgo, facendo intravedere qualità da vero leader. Ha gia partecipato al Giro d’Italia l’anno passato anche se concluso lontano in classifica generale, in programma per il 2023 è prevista la prima partecipazione al Tour de France per continuare la crescita iniziata nel 2021. Il team Trek-Segafredo non vede l’ora di poter sfoggiare un leader nelle gare di tre settimane.
- Ilan Van Wilder (BEL): il portacolori della Soudal-Quick step si appresta a iniziare la sua quinta stagione da professionista, passato giovanissimo nel team Sunweb, il 22enne belga è cresciuto molto in termini di piazzamenti solo la stagione passata. Relegato in prima battuta a compiti di gregariato nel corso del 2022 ha collezionato diversi buone top 10 in corse di primo piano cosi da attirare maggiormente l’attenzione dei vertici del team belga. Corridore che tiene bene in salita e discreto nelle corse contro il tempo, l’anno in corso lo vedrà rincorrere maggiormente i propri obiettivi. il Giro d’Italia in supporto a Evenepoel ma con un occhio di riguardo anche alla propria classifica, Il Belgio sta coltivando in casa un altro uomo da portare sul podio di un grande giro a tappe.