Elite:
1° Mathieu Van Der Poel (Olanda)
2° Wout Van Aert (Belgio)
3° Eli Iserbyt (Belgio)
4° Lars Van Der Haar (Olanda)
5° Michael Vanthourenhout (Belgio) a 46″
6° Gerben Kuypers (Belgio) a 54″
7° Niels Vandeputte (Belgio) a 57″
8° Laurens Sweeck (Belgio) a 59″
9° Cameron Mason (Gran Bretagna) a 1’08”
10° Clement Venturini (Francia) a 1’30”
Donne Under 23:
1^ Shirin Van Anrooij (Olanda) 45’53”
2^ Zoe Backstedt (Gran Bretagna) a 33″
3^ Kristyna Zemanova (Rep. Ceca) a 1’32”
4^ Amandine Fouquenet (Francia) a 1’53”
5^ Marie Schreiber (Lussemburgo) a 2’05”
6^ Line Burquier (Francia) a 2’16”
7^ Leonie Bentveld (Olanda) a 2’47”
8^ Judith Krahl (Germania) a 2’56”
9^ Lauriane Duraffourg (Francia) a 3’07”
10^ Julie Brouwers (Belgio) a 3’32”
Juniores:
1° Leo Bisiaux (Francia) 43’48”
2° Senna Remijn (Olanda) a 11″
3° Yordi Corsus (Belgio) a 17″
4° Wies Nuyens (Belgio)
5° Seppe Van Den Boer (Belgio) a 26″
6° Keije Solen (Olanda) a 30″
7° Mika Vijfvinkel (Olanda) a 42″
8° Albert Philipsen (Danimarca) a 44″
9° Zsombor Takacs (Ungheria) a 47″
10° Vclav Jezek (Rep. Ceca) a 48″
Sventola la bandiera olandese nella prova più attesa ai mondiali di Hoogerheide. Mathieu Van Der Poel, dopo un duello infinito con Wout Van Aert è riuscito nell’impresa di domare il belga anticipandolo sul rettifilo d’arrivo. Dopo accelerazioni, scatti, attacchi e contrattacchi nella sfida a due a decidere la prova iridata è stato uno sprint, anzi, l’anticipo dello stesso: Wout Van Aert, infatti, sbuca per primo sulla lingua d’asfalto che conduce verso il traguardo, pensa a come lanciare la propria volata. Proprio in quell’istante Van Der Poel coglie l’insicurezza dell’avversario e allunga con decisione. La sua è una volata lunghissima ma quei due metri persi si rivelano fatali per le aspirazioni iridate di Van Aert.
Una volata come quelle di cui se ne fanno tante in allenamento sin da giovani, dunque, chiude la serie di sfide invernali tra i due fuoriclasse del ciclismo mondiale. Poche settimane e li ritroveremo a duellare anche su strada e lì, ricomincerà il duello.
A completare il podio Elite, primo dei terrestri, c’è Eli Iserbyt (Belgio) che precede l’olandese Lars Van Der Haar. Notte fonda per gli azzurri del CT Daniele Pontoni, mai in gara nemmeno tra gli juniores e tra le Under 23 che avevano gareggiato in mattinata, per sancire così uno dei punti più bassi per il ciclocross italiano. In pochi al via, i nostri ragazzi e le nostre ragazze tornano in patria con due medaglie di legno conquistate tra le juniores e le elite e una serie di prove opache che rendono plasticamente la distanza tra il ciclocross del nord Europa e quello del nostro Paese.