E’ stato convocato addirittura d’urgenza il Consiglio Federale della FCI che si è riunito quest’oggi alle 18.30 per deliberare l’assegnazione del Giro U23 e del Giro Donne. Appena 37 minuti dopo, il nutrito Ufficio Stampa federale ha diramato il comunicato con cui è stato ufficializzato quello che già tutti sapevano ormai da tempo.
L’organizzazione del Giro d’Italia U23 e del Giro Donne passa nelle mani di RCS Sport: una scelta già operata dal Presidente Cordiano Dagnoni nel settembre scorso, nonostante le trattative con Infront per la stessa assegnazione fossero già in stato avanzato, ma adottata solo oggi dal Consiglio Federale e solo dopo la conclusione del bando disegnato praticamente su misura per l’unico partecipante (ricordate i 3 milioni di euro di fatturato nel 2022 e altri requisiti simili).
L’assegnazione, chiesta ed ottenuta nel settembre scorso da RCS come salvacondotto per il Presidente dalle 5 domande sugli “Affari d’Irlanda” poste dalla Gazzetta dello Sport, riguarda per ben 5 anni il Giro U23 (dal 2023 al 2027) e per 4 anni il Giro Donne (dal 2024 al 2027).
Pace, dunque, è stata fatta tra FCI e RCS. Organizzatore certamente di livello per le due corse rosa “minori” anche se resta tutto da chiarire il disegno futuro che gli uomini di Urbano Cairo decideranno di adottare per queste due manifestazioni.
Ancora tutto da definire, invece, il quadro che riguarda la produzione e la copertura televisiva di tutte le altre gare del calendario professionistico italiano che facevano parte della trattativa con Infront.