La luna di miele è già finita. Dopo gli annunci trionfalistici per l’assegnazione dell’organizzazione del Giro d’Italia Under 23 a RCS Sport è arrivato il tempo di tornare con i piedi per terra e di fare i conti con la realtà.
IN 25 AL VIA – Una realtà che preoccupa non poco le società Continental ed Elite-U23 italiane dal momento che da RCS Sport sarebbe trapelata la notizia che al via del prossimo Giro d’Italia U23 ci saranno solo 25 team a differenza di quanto avvenuto negli ultimi anni, sotto la gestione Selleri-Pavarini, dove le squadre al via erano addirittura 35. Una contrazione che, se confermata, farebbe tremare i polsi a diverse compagini italiane che ambivano a prendere parte alla corsa rosa e che, invece, con ogni probabilità si vedranno costrette a guardare la corsa dal divano di casa.
I conti sono presto fatti: delle 35 formazioni al via, lo scorso anno, 17 erano italiane a cui andava aggiunta la rappresentativa interregionale che raccoglieva tutti i migliori italiani delle squadre escluse. Abbassando il numero dei team partecipanti ad appena 25 i posti, verosimilmente a disposizione delle squadre italiane, potrebbero essere, nella migliore delle ipotesi, 12 o 13 al massimo. Una quota nella quale andrebbe fatta rientrare anche la Bardiani CSF. Con questi numeri significa che nemmeno le 13 continental italiane avrebbero la certezza di correre il Giro Under 23 e che per i team dilettantistici difficilmente ci sarà spazio.
A questo proposito, in maniera incredibilmente lacunosa, nel “bando” federale nulla era stato fissato in favore delle formazioni dilettantistiche italiane che già subiscono la forte concorrenza dei team development e continental stranieri. Una situazione che, con l’organizzazione assegnata a RCS Sport addirittura al 2027, rischia di nuocere gravemente allo stato di salute già precario del dilettantismo italiano.
NESSUNA GARANZIA – La mancata fissazione di un criterio nella scelta delle squadre che prenderanno parte alla più importante gara a tappe italiana per Under 23 da parte della FCI, lascerà libera RCS Sport, player privato che come unico interesse, giustamente, ha la realizzazione di profitti, di agire come meglio ritiene opportuno in maniera del tutto slegata dalle esigenze e dalle necessità del mondo del ciclismo italiano.
Insomma, tra qualche settimana, potremmo trovarci di fronte alle stesse diatribe e alle stesse lamentele, che già il ciclismo italiano paga puntualmente ogni volta che vengono scelte le Wild Card per il Giro d’Italia professionisti.
Per un gruppo come RCS Sport, abituato ad operare nel World Tour, infatti, la scelta più naturale potrebbe essere quella di ammettere al via il numero più alto possibile di formazioni straniere per cercare di dare visibilità alla competizione e di ingaggiare come prima scelta le formazioni satellite dei team World Tour. Se così fosse la lista dei team stranieri che potrebbero essere al via sarebbe estremamente lunga e di qualità andando a discapito dei team italiani.
Per i team italiani, lasciati al proprio destino dalla FCI, non resta che sperare nel buon cuore di RCS Sport… con l’augurio di non dover assistere ad una autentica asta al miglior offerente.
Di seguito vi proponiamo una selezione, assolutamente libera, delle migliori continental straniere che potremmo vedere al via del Giro d’Italia U23. Se ci fossero tutte, i posti per le italiane si ridurrebbero appena a sei:
1. Ag2r Citroen – Chambery (Fra)
2. Astana Qazaqstan Development (Kaz)
3. Alpecin Deceuninck Development (Bel)
4. Bingoal WB Devo (Bel)
5. Development Team DSM (Ned)
6. EF Education Nippo Development (Usa)
7. Eolo Kometa (Esp)
8. Groupama FDJ (Fra)
9. GW Shimano Sidermec (Col)
10. Hagens Berman Axeon (Usa)
11. Israel Premier Tech Academy (Isr)
12. Jumbo Visma Development (Ned)
13. Lotto Dstny Development (Bel)
14. Soudal Quick Step Development (Bel)
15. Tirol KTM (Aut)
16. Trinity Racing (Gbr)
17. Tudor Pro Cycling U23 (Sui)
18. Uno-X Dare Development (Nor)
19. WSA KTM Graz (Aut)