La maledizione della terza domenica si abbatte anche sugli juniores. Giunti alla terza settimana di gare, infatti, molti degli juniores italiani domenica saranno costretti a restare al palo (e altri, i più fortunati, voleranno all’estero per correre). Merito del calendario, quello per cui la FCI-azienda sotto la direzione del Presidente della Struttura Tecnica, Luciano Fusarpoli (poi dimissionario, sostituito da Fabrizio Bontempi) aveva inaugurato la “cabina di regia nazionale”, e che per questo fine settimana prevede solo 4 gare juniores in tutta Italia. Si tratta degli appuntamenti in Lombardia, Emilia, Toscana e Sicilia. La stessa situazione l’avrebbero vissuta lo scorso weekend gli Under 23 che, sempre nella terza domenica, senza lo sforzo organizzativo dello staff di Ciclismoweb.net, avrebbero avuto a disposizione unicamente la gara di Nonantola.
PAGARE PER CORRERE – Le gare juniores domenica sarebbero state solo tre (di cui una promiscua con gli Under 23) se le società toscane non si fossero consorziate dando vita così alla gara di Calenzano (Fi). Una iniziativa pregievole che però, avrebbe, come contropartita, l’autotassazione di tutte le squadre partecipanti per sostenere i costi organizzativi.
E dunque, torna, a distanza di qualche anno, la necessità per le squadre juniores, di pagare per correre: una questione che era già emersa negli anni scorsi e che, anche dopo la ripresa post-Covid, è tornata purtroppo a fare capolino. Si tratta di una iniziativa dettata dalla “necessità” di far correre i propri atleti ma che, allo stesso tempo, riporta di moda un sistema, quello in cui le squadre pagherebbero per correre, molto pericoloso per la sopravvivenza della categoria in prospettiva futura.
Ne sanno qualcosa i vecchi “dilettanti”, oggi Continental, che in molti casi hanno visto scomparire i “rimborsi spese” e che, in molte manifestazioni professionistiche, oggi, sono costretti a pagare per trovare un posto al via.
TORNANO LE PLURIME? – Intanto domani, dopo la partenza della Milano-Sanremo, tornerà a riunirsi il Consiglio Federale. Diversi i temi sul tavolo tra cui dovrebbe trovare spazio anche la questione dei vincoli regionali per gli juniores: il braccio di ferro con i Comitati Regionali di Piemonte e Friuli, dissidenti rispetto alle normative federali, potrebbe risolversi con un ritorno clamoroso. Quello delle affiliazioni plurime per la categoria a partire dal 2024: resta da vedere cosa ne pensano, su questa e sulle altre questioni sul tavolo, i consiglieri federali…