All’indomani dello spettacolare assolo di Mathieu Van der Poel in quel di Sanremo, è ancora palpabile l’azione dell’olandese che fugge sull’ascesa del Poggio per immolarsi in discesa e allungare nei chilometri conclusivi di Sanremo, si aggiudica così a distanza di 62 anni da nonno Raymond Poulidor la classicissima di primavera.
La prima classica monumento in terra italiana è ancora dopo 115 anni di storia una gara sempre affascinante e imprevedibile, tanto da prendere soprattutto negli ultimi anni degli epiloghi diversi dalla canonica struttura di corsa che eravamo abituati ad assistere e che hanno scandito le vittorie dei velocisti negli anni 90 e nel primo decennio 2000.
3 MOTIVI DEL PERCHE’ NON SI ARRIVA PIU’ IN VOLATA:
1. Record di ascesa del Poggio 2023:
l’olandese ha fermato in 5’40” il cronometro in cima al Poggio, cioè 6 secondi in meno del tempo che fecero registrare Jalabert e Fondriest nel 1995. E’ solo un indicatore ma esprime l’attitudine con cui il gruppo ormai affronta la parte finale della corsa, ovvero a mille; Cipressa e Poggio su tutti, tagliando fuori di fatto chi è abituato invece ad essere accompagnato in volata.
2. Più squadre da classiche, meno squadre per velocisti:
Ne sono un esempio il team UAE e il Team Soudal-Quick Step, che pur avendo in rosa uomini veloci e di spicco come Ackermann, Molano, Merlier, decidono di non schierarli alla partenza per puntare tutto sui loro cacciatori di classiche: Pogacar e Alaphilippe. Chi invece ha uomini veloci alla partenza, porta con sé sempre qualche cartuccia alternativa, togliendo però uomini da un possibile treno finale solitamente riservato al leader veloce.
3. Velocisti puri in via di estinzione?
Difficile trovare al giorno d’oggi dei nuovi: Petacchi, Cipollini, Freire o Zabel, una generazione attuale che predilige sempre più la multidisciplina e la multi-caratteristica.
Il primo vero velocista che si è presentato ieri al traguardo è stato Jasper Philipsen arrivato in 15^ posizione poi Caleb Ewan 16°, Nikias Arndt 18° dopodichè il vuoto fino a Peter Sagan 44°. La Sanremo sarà sempre più per uomini che sanno districarsi su tutti i terreni e non più solo negli sprint massivi.
6 ARRIVI RECENTI IN SOLITARIA, UN RITORNO AGLI ANNI 80:
Con la vittoria di Van der Poel, salgono a sei gli arrivi di uomini soli nel recente passato, le due edizioni precedenti hanno visto evadere dal gruppo subito dopo il Poggio: Matej Mohoric e Jasper Stuyven arrivati con pochi secondi di vantaggio. Vincenzo Nibali nel 2018 allungò a metà del Poggio per esultare in via Roma in solitaria davanti alla volata di Ewan. In questa classifica inseriamo anche Filippo Pozzato e Fabian Cancellara, il veneto nel 2006 grazie ad un allungo in fondo al Poggio, prese in contropiede i velocisti e per una questioni di metri riuscì a conquistare la gara, mentre siamo nel 2008 quando lo svizzero Cancellara negli ultimi chilometri pianeggianti grazie ad una sparata micidiale distanziò tutti per celebrare da solo.
Negli anni 80 la Sanremo ha vissuto di molteplici arrivi soli, ecco i piu noti: Moser 83′, Saronni 84′, Fignon 88 e 89′.