Mancano ormai meno di 80 giorni al via del Giro d’Italia Under 23: la corsa a tappe più importante per i dilettanti si dovrebbe correre dal 10 al 17 giugno prossimi ma, mai come quest’anno il condizionale è d’obbligo. Sulla vicenda, dopo gli annunci trionfali della FCI per aver assegnato l’organizzazione a RCS Sport, infatti, è calato un silenzio che preoccupa (e non poco) gli addetti ai lavori: squadre, direttori sportivi e atleti rimangono in fervente attesa di conoscere le condizioni di partecipazione, quanti posti ci saranno, quali tappe si affronteranno ma, per il momento, nulla di tutto ciò è dato sapere.
IN RITARDO – Negli ultimi due anni, per partecipare al Giro d’Italia Giovani U23, per le squadre italiane era necessario inviare richiesta alla FCI entro il 31 gennaio, specificando già gli atleti iscritti che dovevano necessariamente essere inseriti nel Ranking Federale sempre entro il 31 gennaio. Nel 2022 ExtraGiro aveva annunciato le squadre al via il 29 marzo e aveva presentato nel dettaglio, percorsi, maglie e partner, il 13 aprile.
Queste poche date bastano e sono sufficienti per far capire con quale ritardo viaggi, in questo 2023, il treno del Giro d’Italia Under 23; un ritardo che non è certo colpa di chi, RCS Sport, ha ricevuto conferma dell’assegnazione da parte della FCI solo lo scorso 13 febbraio ma, semmai, della FCI-Azienda che ha buttato al vento mesi e occasioni preziose per definire la partita con il dovuto anticipo.
CARTE BOLLATE – Nel frattempo a mettere alle corde la FCI a quanto risulta alla redazione di Ciclismoweb.net sarebbero arrivate non una, ma ben due diffide da parte di Infront Italy. Il 1° febbraio scorso, in corrispondenza con il termine fissato dalla FCI per la presentazione delle offerte da parte degli aspiranti organizzatori, la società che ha dato un forte impulso alla crescita del Giro Donne e che era stata coinvolta dalla stessa FCI anche per l’organizzazione del Giro d’Italia Under 23, ha fatto notare alla FCI tutte le criticità di un “bando” che tale non era. A seguito di una risposta interlocutoria da parte dell’Avv. Nuri Venturelli per conto della FCI, il 15 febbraio, dopo l’annuncio dell’avvenuta assegnazione all’unico candidato e candidabile secondo le condizioni del bando (RCS Sport), Infront ha precisato ulteriormente le proprie posizioni minacciando di adire alle vie legali per tutelare le proprie ragioni e chiedere anche il risarcimento del danno patrimoniale subito.
A rallentare ulteriormente l’avvio del Giro d’Italia Under 23, insomma, dopo gli scandali, le piroette e le farse, ci sarebbero ora anche le carte bollate per una assegnazione che non parrebbe essere del tutto trasparente come i vertici federali hanno raccontato sino ad oggi. Non va dimenticato, poi, che nelle mani di Infront Italy, insieme a Starlight e PMG, c’è ancora il Giro Donne 2023: visti i pessimi rapporti tra Infront Italy e FCI, cosa ne sarà di questa edizione della corsa rosa dedicata al mondo femminile?
GIRO AL PALO – Non sarebbe un caso, infatti, che RCS Sport non abbia, sino ad oggi, speso nemmeno una parola ufficiale su una assegnazione così importante e strategica come quelle effettuate dalla FCI per Giro U23 e GiroDonne: con la minaccia di azioni legali da parte di Infront Italy, FCI e RCS Sport non avrebbero ancora siglato l’accordo per l’organizzazione della corsa rosa. Una passo necessario e imprescindibile per l’avvio di tutta la macchina organizzativa affidata a Mauro Vegni che, nel frattempo, in via del tutto esplorativa, si sta già muovendo sul territorio per mettere insieme le sedi di partenza e arrivo ma senza un piano chiaro e ben definito.
A 80 giorni dal via, insomma, resterebbero ancora da definire gli aspetti più rilevanti di una organizzazione impegnativa e complessa come questa, quelli che, ad esempio, riguardano direttamente il movimento dilettantistico italiano: saranno solo 25 le formazioni al via? E di queste quante quelle italiane in gara? E, ancora, sulla base di quali requisiti verranno scelte?
Domande basilari, che l’organizzazione curata da ExtraGiro aveva sempre chiarito con ampio anticipo e che invece, al momento, rimangono dei quesiti inquietanti…