Iscritti: 171 Partiti: 171 Arrivati: 64
Tempo: 4h40’35” 179,2 km Media: 38,320 km/h
Ordine d’arrivo:
1° Giacomo Villa (Biesse Carrera)
2° Alessio Martinelli (Bardiani)
3° Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior)
4° Sergio Meris (Colpack Ballan)
5° Edoardo Zamperini (Zalf Euromobil Désirée Fior)
6° Alessandro Pinarello (Bardiani) a 10″
7° Alexander Hajek (Tirol KTM)
8° Giovanni Bortoluzzi (CTF Victorious)
9° David Reyes (AR Monex)
10° Filippo Ridolfo (Novo Nordisk) a 19″
Doccia di prosecco per Giacomo Villa in Piazza Rovere, in quel di Col San Martino. È lui il conquistatore della 74ª edizione del Trofeo Piva, al termine di una gara incertissima e scoppiettante fino all’ultimo chilometro. Il portacolori della Biesse-Carrera si è imposto in una volata ristretta a 5 corridori dopo essere riuscito a rientrare sui battistrada solo a 500 metri dalla fine. Secondo posto per Alessio Martinelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e terzo per Davide De Pretto (Zalf Euromobil Desirée Fior), con Sergio Meris (Colpack Ballan) e Edoardo Zamperini (Zalf Euromobil Desirée Fior) rispettivamente quarto e quinto che hanno chiuso con lo stesso tempo del vincitore.
Qualche goccia di pioggia durante la presentazione squadre aveva fatto temere un’altra giornata bagnata dopo la grandinata dello scorso anno, ma stavolta il sole ha fatto capolino con il passare dei chilometri. Nel primo attacco di giornata c’è anche il n°1, l’idolo di casa, Andreas Presti (UC Trevigiani Energiapura Marchiol), che prova la sortita insieme a Lorenzo Tedeschi (Hopplà Petroli Firenze-Don Camillo), Cole Kessler (Israel PremierTech Academy), Matteo Melotte (Bingoal WB Devo) e Natan Gregoric (Ljubljana Gusto Santic), che scavano un solco di circa 1’30” rispetto al gruppo.
La situazione si rimescola sul quinto passaggio (dei 9) sul Combai, quando dal gruppo escono Kristians Belohovosciks (UC Monaco), Andrea Guerra (Zalf Euromobil Fior), Filippo Ridolfo (Novo Nordisk) e Danilo Christian Pase (Work Service Vitalcare Dynatek) che si riportano sulla testa della corsa, orfana di Melotte e Gregoric, staccati. A circa 80 km dall’arrivo una caduta di massa rallenta un po’ il gruppo e qualcuno dei favoriti, ma nel giro di qualche chilometro la situazione torna a tranquillizzarsi e l’attenzione si rivolge alla tripla scalata del San Vigilio.
La Green Project-Bardiani CSF-Faizanè prende in mano la situazione, il gruppo si screma, riprende i fuggitivi tra scatti e controscatti e davanti rimangono solo 35 corridori. Dopo l’ultima scalata del Combai, il gruppo si seleziona ulteriormente a 16 corridori, che arrivano tutti assieme sull’ultima, decisiva, impennata verso la chiesetta di San Vigilio. Qui è Alessio Martinelli a forzare l’andatura, con De Pretto che gli rimane incollato a ruota e Meris subito dietro. Nella picchiata verso Col San Martino, sui due al comando rientrano prima Meris, poi Zamperini e Villa a 500 metri dallo striscione d’arrivo. A quel punto è volata, e Villa è il più rapido di tutti: sul traguardo esulta come Van Aert, mimando il gesto del condor, poi sul podio riceve una meritata doccia di prosecco per festeggiare il successo più importante della sua carriera.