A distanza di qualche giorno dalla celebrazione del Trofeo PIVA conquistato da Giacomo Villa in forza alla Biesse – Carrera, proviamo ad effettuare un’approfondita analisi della gara attraverso indici ed indicatori statistici.
Quella che si è conclusa la scorsa domenica di aprile è stata la 74^ edizione che, con eccezione dell’anno pandemico (2020) in cui, ovviamente, è stata annullata, anche per quest’anno si è celebrata il primo giorno festivo del mese ed ha visto la partecipazione di ben 171 atleti. La corsa, già da qualche anno è classificata come gara internazionale, e volendone misurare il grado di “globalizzazione” della starting list abbiamo individuato, per ciascun atleta, il relativo continente di nascita: quasi il 90% degli atleti è europeo. L’alto indice di globalizzazione della gara è ulteriormente confermato analizzando i restanti iscritti alla gara: difatti, il 7,2% dei corridori appartengono al continente americano, poco più del 1% degli atleti provengono, invece, dall’Asia e dall’Oceania; fanalino di coda è il continente africano che annovera solamente lo 0,6% degli Under23 iscritti alla gara di Farra Soligo (TV). Un trend certamente in linea con le precedenti edizioni che per una più profonda analisi abbiamo misurato e rappresentato nella successiva tabella:
Come già ampiamente riportato dalle cronache sportive della gara il ventunenne Villa ha conquistato la vittoria scalzando sulla linea del traguardo Alessio Martinelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Davide De Pretto in forza alla Zalf Euromobil Désirée Fior. Una gara davvero entusiasmante e corsa alla media di poco più dei 38Km l’ora, che si è risolta solo negli ultimissimi chilometri allo scollinare del terzo passaggio del San Vigilio, una salita davvero impegnativa affrontata tre volte – come oramai da tradizione – e dopo numerosi passaggi sul Combai (5,5 chilometri, con un dislivello di 219 metri e una pendenza media del 4%).
La gara che si disputa sulle Colline del prosecco presenta un percorso di tutto rispetto che vede, da anni, schierarsi sulla linea di partenza Teams per l’occasione tirati davvero a lucido … Volendo misurare la qualità della lista di partenza, e dare, quindi, un valore alla qualità dei corridori al via, abbiamo misurato il così detto Startlist Quality Score (SQS) ovvero una vera e propria scala di qualità della lista partenti. Attraverso quest’indicatore è possibile misurare e valutare un valore quantitativo basato sulla posizione di tutti i ciclisti in partenza nella classifica UCI aggiornata alla domenica precedente la gara stessa. Tale valore sarà poi parametrato sulla base di un fattore di correzione così calcolato: se il ciclista è tra i primi 10 sarà assegnato un valore di 50; tra i primi 25 viene invece assegnato un valore pari a 35 punti, per i top 50 20 punti, per i primi cento 10 punti ed, infine, per i top 200 5 punti. Il calcolo dello Startlist Quality Score (SQS) assicura che il valore attribuito ai ciclisti possa consentire confronti nel tempo tra gare e stagioni differenti.
L’analisi condotta ha, così, permesso di fare alcune considerazioni sull’edizione conclusasi lo scorso 2 aprile:
il Trofeo PIVA, dopo gli anni difficili post pandemia da Coronavirus, con l’edizione del 2023 ha fatto registrare nuovamente valori di tutto rispetto e la qualità dei corridori presenti a Farra di Soligo è tornata a crescere significativamente, tornando ai valori fatti registrare nell’edizione del 2015 (67 edizione).
Nella figura successiva si riporta un grafico “combinato” che evidenzia il numero di atleti presenti nelle ultime dieci edizioni (dalla 63esima all’ultima del 2023) e, quindi, il valore percentuale della qualità della lista partenti (SQS) prima descritto.
Oltre la qualità, abbiamo misurato, attraverso l’indicatore di performance (KPi), la tipologia di atleta presentatosi sulla linea di partenza; ebbene il 60,9% dei corridori erano “scalatori” e poco meno di un quarto degli atleti erano invece passisti o velocisti; cosa questa che conferma – se ce ne fosse bisogno – che i 7 passaggi sul Combai e i tre sul San Vigilio necessitano di gambe e che i Teams, per essere competitivi, devono schierare ciclisti davvero abituati alle salite.
Un ‘ultima curiosità: il trofeo PIVA come risaputo è una gara internazionale del panorama Under 23, ma qual è l’età media dei partecipanti?
Ebbene, è 20,17 l’età media dell’edizione ventiventitè; nell’ultima figura più avanti “postata”, abbiamo riportato una tabella che, per anno e comunque a partire dal 2013, espone l’età media, l’altezza ed il peso medio degli atleti che hanno partecipato nell’ultimo decennio al Trofeo PIVA, il trofeo delle terre del PROSECCO.