Ci siamo già spesi in precedenti articoli (Clicca qui per rileggere l’articolo) sul coefficiente di attrattività, sia in termini di metodologia di calcolo che in relazione al carattere informativo che il nostro nuovo indicatore fornisce agli analisti e agli appassionati di ciclismo. L’algoritmo alla base dell’elaborazione del coefficiente diviene, a parer nostro, centrale per poter valutare le competizioni in funzione della partecipazione dei corridori e, quindi, per esprimere valutazioni sulla capacità delle singole gare di attrarre i riders di alto rango.
DOMANDA E OFFERTA – Mutuando da terminologie di altre discipline – la microeconomia n.d.R. – possiamo, con tutte le forzature del caso, tentare di misurare da un lato l’offerta di competizioni, dall’altro, la domanda da parte dei team e dei corridori a partecipare e, quindi, arrivare a misurare in successivi articoli anche l’equilibrio del “mercato” World Tour. Il coefficiente di attrattività, con piccoli balzi pindarici, può essere paragonato proprio ad analoghi strumenti di misura dell’Offerta nel mercato delle competizioni UCI World Tour; ovviamente il coefficiente è replicabile anche per contesti diversi come, ad esempio, la categoria Under23. La quantità offerta è, così, espressione della quantità di un bene (le gare ciclistiche) che gli organizzatori (i venditori) vogliono e possono “vendere”, ovvero, offrire ai “competitors”. Nel mercato ipotetico appena descritto, all’offerta fa da contraltare la domanda di beni (le gare) da parte dei team e dei corridori, ed è proprio questa che nel seguito cercheremo di misurare… Se con il coefficiente di attrattività abbiamo azzardato valutazioni in termini di partecipazione ed abbiamo definito un vero e proprio SCORE (scala di punteggio) per ciascuna gara World Tour analizzando, con strumenti e metodologie coniate dalla statistica, e definendone poi il contesto dell’offerta di gare, faremo altrettanto per approfondire i cosiddetti “compratori”, ovvero, i partecipanti alle competizioni che determinano, per l’appunto, la Domanda di gare.
Per poter analizzare questa “domanda” abbiamo, prima di tutto, clusterizzato il ranking individuale UCI in 8 differenti classi, espressione di altrettante categorie di corridori prof: dai Top-10 agli Over-1.000, passando per i primi 25, 50, 100, 200, 500 e 1.000 del ranking UCI. Questa classificazione ci permetterà di valutare il comportamento dei ciclisti lungo due dimensioni: in primis l’asse temprale e, successivamente, per tipologie di gare (Corse di un giorno, Monumento, Grandi Giri ecc.). Come evidenziato dalla precedente tabella, la composizione quantitativa in ciascun Cluster assume, di per sé, un alto valore informativo e, posta la natura stessa del Ciclismo, ovvero di sport individuale applicato ad un contesto di squadra e relative tattiche di corsa, è, da solo, più che bastevole a definire il grado di complessità che il “mercato” delle competizioni assuma.
Nel tentativo di fare chiarezza e, quindi, di misurare il comportamento dei corridori e dei team “compratori di gare”, misureremo la domanda in termini di distribuzione di frequenze relative e percentuali. Con lo scopo di individuare valori tra loro confrontabili abbiamo, nelle tabelle di contingenza impiegato, in qualche modo “sterilizzato” la diversa composizione quantitativa dei ciclisti per ciascun Cluster d’analisi.
Ebbene, con l’auspicio, di essere riusciti più che sinteticamente ad illustrare il modello di analisi, la prima considerazione che possiamo trarre è che i ciclisti di “alto rango” (Top-10 e Top-25) presentano un livello di partecipazione alle competizioni molto più basso rispetto ai colleghi “dispersi” nei meandri della lunga classifica UCI. Se questi, infatti, partecipano solo ad alcune competizioni, il “gruppone” sceglie di prendere parte ad un numero più ampio di gare e, soprattutto, si presentano alle linee di partenza già dalle primissime competizioni del calendario internazionale.
Dai due precedenti grafici ad istogramma, dove il primo afferisce la prima parte della stagione (dal Down Under al Catalunya) ed il secondo fa riferimento alla successiva parte, dalla Classic Brugge-De Panne alla Eschborn-Frankfurt, appare evidente come il comportamento dei diversi Cluster scelga di partecipare in modo più che eterogeneo alle competizioni. Un’eterogenia del comportamento che, con tutta evidenza, è connessa a scelte di opportunità e da specifiche tattiche sia dei ciclisti stessi che dei relativi Team di appartenenza.
WORLD TOUR NON E’ GARANZIA DI QUALITA’ – La partecipazione maggiore dei ciclisti Top-10 e Top-25 è, così, concentrata nelle cosiddette gare Monumento (Milano Sanremo, Giro delle Fiandre, Paris-Roubaix e Liegi), mentre assolutamente minore è la partecipazione di questi alle altre gare del calendario WT. Di contro, il cosiddetto Gruppone (Top-200, Top-500 e Top e Over 1.000) si presenta alle gare – sia in termini relativi che percentuali – in maniera più che differente; molto minore è, difatti, la variabilità di composizione di questi altri Cluster; come a significare che l’esigenza/obbligo di partecipazione dei Team alle gare ne condizioni poi il comportamento. Le successive modifiche ai regolamenti UCI, che tra l’altro hanno cambiato anche i sistemi di attribuzione dei punteggi al Ranking, hanno quindi avuto effetti anche in termini di partecipazione alle gare… l’obbligatorietà alla partecipazione alle competizioni WT non è, però, sempre garanzia di una “Starting List” di alto rango!!!
Volendo, attraverso l’ausilio di uno stimatore, misurare la variabilità della partecipazione dei differenti Cluster alle gare WT, abbiamo preso in considerazione la pendenza della c.d. Regressione lineare, corrispondente alla funzione Y=mX+b, dove la Y rappresenta la variabilità della partecipazione, le X le gare lungo il continuum temporale del calendario UCI e la m la pendenza.
Da tale misura, la variabilità del comportamento appare ancor più chiara: si registrano, lungo i primi mesi dell’anno, un downtrend (una tendenza al ribasso) dei Cluster Top ed Over 1.000; una super partecipazione del gruppone nel mese di febbraio dei cluster Top-200 e Top-500 probabilmente in vista della partecipazione alla Campagna del Nord (stimabile nel bimestre Marzo – Aprile) e ad una variabilità di molto inferiore per gli altri Cluster. Quest’ultima affermazione è giustificabile, a nostro parere, dalla partecipazione dei ciclisti di alto rango proprio alle gare Monumento.
Fin qui l’analisi della Domanda ma il quesito è: come si comporta il Mercato? Con la conseguente intersezione dell’Offerta e della Domanda come reagisce il “mercato” delle competizioni WT? C’è equilibrio? È misurabile?
Proprio alle risposte a queste domande stiamo lavorando…ed allora: KEEP in TOUCH!!!