“Gare Regionali elite/under 23: al fine di aumentare il parametro della sicurezza nella zona di arrivo, è stata uniformata la norma per la transennatura della zona di arrivo, già in essere per le gare nazionali (almeno 200 mt prima ed almeno 100 mt dopo la linea di arrivo)”.
Recita così il Comunicato STF strada n. 41 del 18.12.2020. Era trascorso poco più di un anno dalla tragica morte di Giovanni Iannelli causata dalla caduta a 144 metri dal traguardo di Molino dei Torti (Al). Da allora gli organizzatori più attenti hanno fatto diversi passi in avanti importanti in tema di sicurezza sui rettifili d’arrivo ma, come sempre, c’è qualcuno per cui l’applicazione delle norme resta un optional.
Oggi ad Ornago (Mb) è andato in scena il Campionato Regionale Lombardo per Under 23: circuito piatto di 12 km da ripetere 9 volte. Direzione corsa affidata a Carlo Turri e Alberto Bernasconi, Collegio di Giuria designato composto da Lorella Seregni (Presidente), Tiziana Brocchieri, Angelo Corti e Daniele Balzi (Giudice di Arrivo).
Il problema, però, è proprio il fatto che si sia corso. Come documentano le foto e i video realizzati sul rettifilo d’arrivo, infatti, di transennatura non vi è nemmeno la parvenza: alcune transenne (qualche decina di metri) di plastica sono state posizionate ad un centinaio di metri dall’arrivo, in corrispondenza di un incrocio e alcune transenne sono state piazzate dopo l’arrivo. Per tutto il resto degli ultimi 200 metri, il nulla.
Come sia stato possibile che organizzatori, direzione corsa e collegio di giuria abbiano deciso che vi fossero le condizioni di sicurezza previste dai regolamenti della FCI per far partire la gara resta un mistero: non una gara qualunque, ma una prova di assegnazione del titolo regionale, scelta come Campionato Regionale dal Comitato presieduto da Stefano Pedrinazzi e dalla sua Struttura Tecnica Regionale. Può essere rappresentata così la massima vetrina regionale del ciclismo dilettantistico lombardo? Possibile che nemmeno chi aveva il compito di rappresentare il Comitato Regionale sul posto, per andare a vestire il neo Campione Regionale, non abbia notato nulla di strano?
Fortunatamente tutto è filato liscio. Nessuna caduta e nessuna tragedia. Ma la domanda resta ed è inquietante: cosa sarebbe andata a finire in caso di caduta? Cosa sarebbe successo se un atleta fosse finito contro il muretto e la recinzione da una parte o il marciapiede e la siepe dall’altra?
E’ ancora presto per sapere se il collegio di giuria abbia o meno segnalato la situazione relativa alla transennatura non adeguata e se all’organizzatore verrà irrogata o meno una sanzione. Ma la questione multa è secondaria perchè il problema rimane: con queste condizioni non si sarebbe dovuti nemmeno partire. Specie in un Campionato Regionale.