Il Mondiale U23 torna a premiare la Francia. La prova è stata decisa da una fuga di una ventina di atleti che ha preso l’avvio nella prima parte di corsa e, nonostante non abbia mai guadagnato un vantaggio importante, ha consentito ai migliori di giornata di giungere sin sul traguardo. Tra questi Axel Laurance, 22enne francese in forza alla Alpecin Deceuninck Development Team, che ha rilanciato l’azione in solitaria negli ultimi 30 chilometri riuscendo così a sorprendere tutti. Inutile il rientro e l’inseguimento tardivo del portoghese Antonio Morgato e dello slovacco Martin Svrcek che si sono aggiunti ai fuggitivi della prima ora.
Tra coloro che erano andati in fuga nella prima parte anche l’azzurro Lorenzo Milesi, l’unico degli uomini di Marino Amadori a tenersi lontano da cadute e problemi tecnici oltre che l’ultimo ad arrendersi all’assolo del transalpino.
“Una medaglia mi avrebbe ripagato dello sforzo. Una gara dura, su un percorso reso ancora più insidioso dalla pioggia. Ho provato ad attaccare sullo strappo finale ed ho insistito perché ho visto che avevo fatto un piccolo buco. Purtroppo non è andata. Il francese quando è andato via mi ha sorpreso, ero impegnato a bere e lui è scattato dalla parte opposto. Ha preso quei metri difficili da colmare visto che eravamo tutti al limite. Resta, per me, un mondiale fantastico, che mi permette di guardare al futuro con fiducia. La medaglia d’oro nella crono è stato un risultato che non immaginavo di poter raggiungere: puntavo alla medaglia. Anche oggi ho avuto la dimostrazione di avere una buona condizione” ha commentato Milesi a fine gara.
“Un quinto posto che ci lascia l’amaro in bocca, perché avevamo una formazione tagliata per questo percorso. Purtroppo tra incidenti meccanici e cadute abbiamo avuto la squadra rimaneggiata. Bravo Lorenzo Milesi ad inserirsi nella fuga. Avrebbe potuto inseguire il francese? In una corsa così è difficile dire; le gambe e le forze erano quelle, per tutti. Lorenzo è stato veramente bravo a cogliere l’attimo ad entrare in fuga e a provare nel chilometro finale. Faccio i complimenti a tutti i ragazzi, che hanno onorato la maglia fino a quando hanno potuto” ha concluso il CT Marino Amadori.