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Sul traguardo della sesta tappa della Vuelta, posto sull’Observatorio Astrofísico de Javalambre, è arrivata la fuga: ad avere la meglio è stato l’americano Sepp Kuss (Jumbo Visma). Il corridore americano del Team Jumbo-Visma ha tagliato il traguardo in solitaria sulla vetta del Pico del Buitre. Dietro di lui hanno attaccato anche i big con Jonas Vingegaard e Primoz Roglic che sono riusciti a guadagnare secondi preziosi nei confronti del diretto rivale, Remco Evenepoel.
“La Vuelta a España è sempre stata una corsa eccezionale per me”, ha detto raggiante Kuss. “Mi sono sentito bene per tutto il giorno. È fantastico finire così dopo tutto il duro lavoro dei miei compagni di squadra. Non capita spesso di vincere una tappa, ma quando succede è una bella sensazione” ha commentato dopo il traguardo Sepp Kuss.
Il 28enne ha fatto riferimento alla tattica della squadra olandese: percorsi 10 chilometri dal via, infatti, in testa alla corsa si è formata una fuga di una quarantina di atleti di cui facevano parte, oltre a Kuss anche Dylan van Baarle, Jan Tratnik e Attila Valter (tutti della Jumbo Visma). “Volevamo provare a mettere pressione su Remco Evenepoel e sulla Soudal-Quick Step. Sapevamo che sarebbe stata una giornata difficile da controllare. Dylan, Jan e Attila hanno tirato tantissimo per me. Devo ringraziarli per tutto il loro duro lavoro” ha detto Kuss.
Pochi minuti dietro l’americano, Roglic e Vingegaard hanno attaccato insieme sulla ripida salita finale, guadagnando oltre mezzo minuto sulla maglia rossa Evenepoel. “Le gambe andavano molto meglio oggi. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma oggi è stata una bella giornata. Mi sono divertito”, ha detto Roglic.
Anche Vingegaard, co-leader del Team Jumbo-Visma nella corsa a tappe spagnola, è stato soddisfatto della tattica della sua squadra e ha elogiato il suo compagno di squadra Kuss. “È un bravo ragazzo. Se lo merita dopo tutto quello che ha fatto per la squadra in passato. Una grande vittoria di tappa”.